Nov 14, 2004
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Monsignor Bagnasco: dal teatro operativo non si torna uguali

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pubblicato da Pagine di Difesa il 14 novembre 2004

bagnasco_2004La concretezza e la profondità delle sue parole hanno fatto commuovere Madame Dobrilla, anziana signora serba rifugiata al monastero di Pec. Nelle sue omelie nel corso delle cerimonie di cresima e battesimo a Giacova-Dakovica e Belo Polje, l’Arcivescovo monsignor Angelo Bagnasco – ordinario militare per l’Italia – ha messo in luce i valori umani che affiorano nel corso delle missioni: “Non si può tornare a casa uguali dopo aver vissuto e lavorato in un teatro operativo”. Già in occasione della nomina a ordinario militare, avvenuta il 20 giugno 2003, monsignor Bagnasco aveva affermato che “Il Vangelo porta i valori autentici che riguardano l’uomo e quindi anche la vera pace”.

Monsignor Bagnasco, in che rapporto si vive tra vita militare e vita religiosa?
E’ lo stesso rapporto con cui ogni cristiano vive nella fede il proprio lavoro. I valori che il Vangelo incarna nella persona di Cristo e nelle Scritture devono essere luce anche per i militari come per ogni altra categoria di professionisti. E’ per questo che i nostri cappellani svolgono il loro ministero e condividono da sacerdoti la vita con i propri militari.

Quante visite ha effettuato in teatro?
Sono arcivescovo ordinario militare per l’Italia da un anno e cinque mesi e questa è la mia sedicesima visita all’estero, in vari teatri operativi – dall’Iraq all’Afghanistan, dal Kosovo alla Bosnia e all’Albania – e sulle navi militari.

Quante persone ha cresimato e quante ne ha battezzate?
Per quanto attiene al Battesimo siamo sui 10 o 12 militari, forse 15. Le Cresime, invece, è impossibile numerarle, saranno centinaia. Al di là del numero è da rilevare il clima di festa e di preparazione ai Sacramenti, un clima che coinvolge non solo i diretti interessati e i loro padrini, ma anche le intere comunità dove avvengono queste celebrazioni. Quindi diventa una grazia per tutti.

Registrazione effettuata al Villaggio Italia di Belo Polje e messa in onda da Radio West.

Foto: materiale proprio

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