Apr 2, 2008
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Kosovo: arrivano aiuti umanitari russi per enclaves serbe

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Per il premier Hashim Thaci e il presidente Fatmir Sejdiu gli aiuti umanitari dovrebbero essere consegnati in coordinamento con le autorità di Pristina, ma il viceministro agli Esteri russo Vladimir Titov non si scompone: ci sono Unmik e Kfor che hanno piena autorità nell’assistenza alle operazioni umanitarie. Ci pensino loro, in sostanza.

E stamane all’aeroporto Nikola Tesla di Belgrado è arrivato il primo dei quattro aerei cargo provenienti da Mosca e programmati da oggi al 10 aprile. Le circa 140 tonnellate totali di aiuti arriveranno poi in Kosovo da Belgrado in convoglio per essere distribuiti dalla Croce Rossa serba ai serbi ancora presenti nelle enclaves del Kosovo.

La richiesta di invio di aiuti fatta alla Russia dal governo della Serbia si concretizza nell’invio di carne e pesce in scatola, alimenti per l’infanzia, riso, zucchero, equipaggiamenti medicali, medicine, materiale per la disinfezione. Il tutto per un valore di circa un milione e mezzo di euro (40 milioni di rubli). Titov ha sottolineato all’agenzia Tanjug che sarà la presenza internazionale a doversi preoccupare di scongiurare ogni possibile tipo di ostacolo all’invio di aiuti di cui la popolazione ha assoluto bisogno.

Negli ultimi mesi la popolazione delle enclaves non riceve medicinali per problemi burocratici legati al riconoscimento dell’indipendenza del Kosovo, dichiarata da Pristina lo scorso 17 febbraio 2008 e non riconosciuta da Serbia e Russia. 

Fonti: Bbc; b92; Tanjug
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