Giu 8, 2008
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L’Italian Joint Force Headquarters verso la full operational capability

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E’ ormai alla fine del suo percorso verso il riconoscimento della piena capacità operativa (full operational capability, Foc) il comando voluto dall’ammiraglio Giampaolo Di Paola nel suo precedente incarico di Capo di stato maggiore della Difesa.

Oggi l’alto ufficiale è il presidente del Comitato Militare dell’Alleanza Atlantica, ma la sua idea nata per ridurre ogni possibile ritardo nell’organizzazione del dispiegamento dei nostri contingenti in operazioni fuori area è ormai una realtà.

L’Italian Joint Force Headquarters (It-Jfhq) ha cominciato a essere delineato nel luglio 2006. Nell’ottobre del 2007 è entrato in una prima fase di addestramento che si è poi completata nell’aprile 2008. Da allora ha sede nel Centro di vertice operativo interforze (Coi) nell’aeroporto Francesco Baracca di Centocelle a Roma ed è composto da trenta militari fissi più una serie di cosiddetti augmentees e una compagnia di supporto tattico e logistico destinati insieme a risolvere rapidamente tutte le richieste di dispiegamento immediato in teatro operativo.

Si tratta dunque di un vero e proprio advanced party a egida nazionale dotato di autonomia logistica e operativa che nel corso dell’esercitazione Lightning 08 in programma dal 9 al 20 maggio a Bellinzago Novarese – Cameri, in provincia di Novara, si rischiererà completamente per validare le procedure interne e per verificare la capacità gestionale degli assetti disponibili.

L’esercitazione sarà per posto comando con attivazione di eventi, assumendo così anche un aspetto operativo. Questo permetterà al comando di dimostrare la capacità di rischierarsi e condurre atti tattici a livello interforze come previsto nelle sue peculiarità.

Lo scenario adottato è il Regional Command West (RC-W) di Herat nel periodo di maggio 2008: una situazione il più realistica possibile con il solo adattamento dei nomi alla simulazione. L’operazione in questione verrà denominata dunque Isfa e non Isaf per sottolineare la cornice fittizia della simulazione che in ogni caso dovrà essere condotta come se si trattasse di una reale operazione in teatro operativo.

L’esercitazione si concluderà con un media day durante il quale verrà illustrato il sistema modulare Drash (Deployable Rapid Assembly Shelter) per l’allestimento rapido di posti comando in aree di operazione.

Fonte: Difesa.it
Foto: Drash.com
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Forze Armate

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