Ott 27, 2009
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Inaugurazione asilo nido all’Nrdc-Ita, presenti i vertici dell’Esercito. Il comandante Chiarini: i figli non sono un problema

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asilo nrdc-itaLo scorso 26 maggio aveva detto che l’inaugurazione sarebbe dovuta avvenire alla sua presenza. Ma intanto l’asilo nido della caserma Ugo Mara funziona già da un mese e pazienza se ieri il ministro della Difesa Ignazio La Russa non era presente alla cerimonia inaugurale, la targa è stata scoperta lo stesso ieri mattina.

Con lui era atteso anche il capo di stato maggiore della Difesa generale Vincenzo Camporini. Le due assenze hanno finito così per limitare la festa solo al profilo Esercito con la presenza del capo di stato maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Giuseppe Valotto e del comandante delle Forze Operative Terrestri generale di corpo d’armata Armando Novelli.

Sarà per questo che il generale Valotto ha salutato con slancio la presenza del direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa onorevole Marco Airaghi sottolineandone l’attaccamento alle Forze Armate.

Per il generale di corpo d’armata Gian Marco Chiarini, comandante del Nato Rapid Deployable Corps Italy (Nrdc-Ita) basato alla caserma Ugo Mara di Solbiate Olona, l’inaugurazione dell’asilo nido ha fornito l’occasione non solo di ribadire che “la divisa non è una barriera ma il simbolo del servizio alla nazione”, ma anche di enunciare un concetto che soprattutto alle giovani coppie oggi fa piacere sentire: “i figli non sono un problema, c’è una struttura moderna e a costi accettabili pronta ad accoglierli”.

Aspetto ripreso dal generale Valotto che, facendo riferimento anche agli altri asili già inaugurati a Casarsa della Delizia e a Roma, ha evidenziato che “queste strutture danno la giusta serenità per lavorare bene”.

Nella caserma Ugo Mara prestano servizio circa duemila persone provenienti da quindici diversi paesi della Nato. L’asilo, con una capienza di 40 posti, è  a disposizione anche delle famiglie straniere oltre che dei civili residenti a Solbiate. Alla cerimonia ha assistito anche il vicecomandante britannico generale di divisione David Capewell, con il Red Poppy of Flanders appuntato sull’uniforme.

Foto: www.esercito.difesa.it

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