Lug 6, 2011
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Bollettino della Vittoria in Afghanistan

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By Cybergeppetto

Le dichiarazioni di Barack Obama e di altri leader europei di questi giorni, nell’annunciare il ritiro, sia pur graduale, delle proprie truppe dall’Afghanistan, mi ricordano il bollettino che il Generale Diaz, soprannominato “Duca della Vittoria” , emanò il 4 novembre 1918. Uno scritto scolpito nel metallo e nel marmo di molte targhe che sono visibili non solo nelle caserme, ma anche in molte piazze ed edifici pubblici della penisola.

Visto che in Afghanistan la comunità internazionale se ne sta andando perchè ha vinto, o avrebbe almeno migliorato la situazione, mi sembra il caso di parafrasare il bollettino di allora per adattarlo alla situazione attuale nel modo che segue:

“La guerra contro il terrorismo che, sotto l’alta guida di Sua Maestà il Presidente degli Stati Uniti d’America e dei suoi colleghi europei, gli Eserciti occidentali, superiori per mezzi e per numero, intrapresero quasi dieci anni or sono con fede incrollabile e condussero ininterrotta ed asprissima per 120 mesi è vinta.

La gigantesca battaglia ingaggiata contro lo sceicco del terrore, svoltasi con grande sprezzo del pericolo da parte di coraggiosissimi drone e predator e culminata con un’operazione selettiva fuori dalla zona d’operazioni, è finita.

Il fulmineo attacco di unità d’incursori di Marina impiegati in terraferma ha determinato lo sfacelo totale, o quasi, del dispositivo avversario. Da Herat a Kandahar l’irresistible slancio di ISAF ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.

Nella valle del Panshir S.A.R. il Duca d’Aosta, pardon, il Generale Petraeus avanza rapidamente alla testa della sua invitta armata sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.

L’Esercito del terrore è in rotta, esso ha subito perdite gravissime nell’accanita resistenza con coraggiosissime trappole esplosive ed attentati contro la popolazione civile.

I resti di quello che fu uno dei più pericolosi Eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.”

Io non lo so se abbiamo vinto, ma non è granchè importante, certo vorrei capire cosa ci siamo andati a fare e, di conseguenza, perchè ce ne andiamo senza aver concluso il nostro lavoro.

By Cybergeppetto

p.s. Nel corso dell’ultimo summit NATO è stato deciso di riaddestrare le forze militari al fine di raggiungere un comune grado di capacità nella ritirata strategica, stanti i luminosi successi conseguiti nelle campagne in atto.

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Inchiostro antipatico