Lug 24, 2012
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Afghanistan-Pakistan: la riapertura ai convogli Nato solleva problemi su indennizzo autisti. Intanto primo attentato a convoglio a Peshawar

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Lo sblocco delle linee di rifornimento alle forze militari Nato in Afghanistan, concesso lo scorso 3 luglio dal Pakistan dopo il fermo per l’uccisione di 24 militari pakistani a causa di fuoco amico americano nel novembre 2011, mostra l’altra faccia della guerra. Quella del denaro sonante e della rivendicazione del posto di lavoro, per quanto pericoloso esso sia.

Camion e autisti hanno dovuto affrontare un fermo di più di sette mesi nel porto di Karachi, nel sud del Pakistan, a causa della chiusura al passaggio dei convogli destinati alla Nato e agli alleati in Afghanistan imposta dal Pakistan. Una perdita in termini di denaro e di lavoro che va oltre la considerazione della pericolosità della strada da percorrere.

E ora quegli stessi autisti minacciano di non muoversi se prima non ricevono un indennizzo per il lavoro perso.

È un articolo di Voice of America di quattro giorni fa a sollevare il velo sull’altra faccia della guerra, ricordando al contempo che finora sono 1.300 gli autisti e gli assistenti che hanno perso la vita sulla strada per l’Afghanistan in un percorso che, in tutto, richiede almeno una decina di giorni per arrivare a destinazione.

La testimonianza di Masood Afridi, uno dei molti trasportatori su questa rotta, conferma la pericolosità del viaggio e allo stesso tempo la necessità di intraprenderlo, perché in Pakistan per lui e per i suoi colleghi non c’è lavoro, non ci sono soldi.

Masood non parla di questioni diplomatiche o politiche. Per lui, che ha percorso la pericolosa rotta ben dodici volte, ci fa sapere l’articolo, l’apertura delle strade ai convogli è fondamentale per continuare a lavorare. È pronto a ripartire, Masood, proprio come i suoi colleghi, ma qualcuno dovrà risarcirgli i sette mesi passati nel suo camion bloccato a Karachi.

Intanto arriva la notizia del primo attacco a convogli Nato dalla riapertura delle piste.

È successo oggi 24 luglio vicino a Peshawar, nel nordovest del Pakistan. Due uomini a bordo di una motocicletta, si legge in un comunicato Agence France Presse (qui via dawn.com), hanno aperto il fuoco contro un convoglio nei pressi del mercato di Jamrud. L’autista è stato ucciso, il suo assistente è in gravi condizioni con un proiettile in testa e due nel torace, secondo quanto riferisce un ufficiale amministrativo della città di Jamrud.

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Fonte: Voice of America, AFP via Dawn.com

Foto: Dawn.com

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Afghanistan · Forze Armate