Mag 20, 2013
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UNIFIL, Libano: la brigata Pozzuolo subentra alla Friuli alla guida del contingente italiano del Sector West

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Il 17 maggio scorso, nella base Millevoi a Shama, nel Libano del sud, è avvenuto il cambio di comando (TOA) del Sector West di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon): il generale Antonio Bettelli, comandante della brigata aeromobile Friuli, ha passato le consegne al collega Vasco Angelotti, comandante della brigata Pozzuolo del Friuli, alla presenza del Capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.

Quale simbolo del passaggio di consegne, il generale Bettelli ha ceduto al suo successore, generale Angelotti, la bandiera delle Nazioni Unite.

Nella cerimonia, il Capo di stato maggiore della Difesa ha salutato con riconoscenza le brigate schierate. Nel corso del suo intervento ha sottolineato come “tutti i nostri militari, che nel tempo si sono succeduti nel Libano del Sud, hanno svolto al meglio i compiti assegnati per garantire la sicurezza della popolazione e lungo la Blue Line, in stretto coordinamento con le controparti. Non lasceremo il Libano fintanto che le condizioni di sicurezza non diverranno permanenti.”

Rivolgendosi agli uomini e alle donne in uniforme, l’ammiraglio Binelli Mantelli ha messo in evidenza come i risultati ottenuti e riconosciuti da tutte le parti in causa siano frutto “di un rigoroso addestramento, condizione essenziale per l’assolvimento dei complessi e delicati compiti operativi svolti in un teatro e in un momento così impegnativo”. Ha poi concluso, mutuando le parole del ministro della Difesa, Mario Mauro, e specificando come “la pace e la stabilità non sono a costo zero”.

Alla cerimonia, presieduta dal Capo di stato maggiore della Difesa, ha assistito l’ambasciatore italiano in Libano, Sua Eccellenza Giuseppe Morabito.

Il passaggio della bandiera delle Nazioni Unite, formale atto di cessione della responsabilità, è stato presieduto dal comandante di UNIFIL, il generale Paolo Serra, al cospetto di numerose autorità militari, civili, religiose, e folte rappresentanze dei diversi contingenti nazionali.

Durante gli ultimi sei mesi, il contingente multinazionale, guidato dal generale Bettelli, composto da circa 1.100 soldati italiani e da ulteriori 2.300 militari provenienti da Brunei, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Repubblica di Corea del sud, Slovenia e Tanzania, ha operato in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi (LAF) per garantire sicurezza e stabilità nel Sud del Libano.

Le attività condotte giornalmente dalla Friuli hanno garantito il controllo del territorio attraverso circa 600mila chilometri percorsi dalle pattuglie italiane, in parte coperti in attività congiunte con le forze armate libanesi, in parte connessi con le esigenze operative di sminamento del territorio nei dintorni della linea di demarcazione che separa il Libano da Israele, la cosiddetta Blue Line. Tali attività hanno riguardato lo sminamento di ulteriori 2 corridoi nei quali sono state trovate e distrutte 13 mine.

I progetti di cooperazione civile e militare, ulteriore branca sviluppata dal contingente, hanno concorso al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale e allo sviluppo dell’area e hanno rinforzato le continue e proficue relazioni con tutte le autorità civili e religiose del sud favorendo il dialogo interconfessionale. I materiali donati offrono una duplice valenza, l’opportunità di accrescere le condizioni di vita e di servizio del personale e quella di migliorare l’immagine delle istituzioni nel rapporto con la popolazione.

Per i militari della brigata Pozzuolo del Friuli, oggi comandata dal generale Angelotti, si tratta del quarto ritorno nella Terra dei Cedri, ove permarranno per i prossimi sei mesi continuando l’opera iniziata nell’agosto 2006 proprio dagli uomini della stessa brigata di cavalleria.

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Fonti: Sector West UNIFIL, stato maggiore Difesa

Foto: Sector West UNIFIL, stato maggiore Difesa

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Forze Armate · Libano