Gen 5, 2014
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Libano: muore in detenzione Majid al-Majid, comandante saudita delle brigate Azzam affiliate ad al-Qaeda

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Majid al-Majid, comandante di al-Qaeda in Libano, è morto in detenzione a Beirut, secondo quanto ha riferito un generale dell’esercito libanese alla Associated Press.

Al-Majid era cittadino saudita ed era considerato uno degli 85 individui più ricercati in Arabia Saudita. Capo delle Brigate Abdullah Azzam dal 2012, gruppo affiliato ad al-Qaeda responsabile di attacchi nel Medio Oriente – tra cui quello all’ambasciata iraniana a Beirut nel novembre 2013 – e considerato terrorista dal Dipartimento di Stato americano, era stato arrestato in Libano nello scorso dicembre.

Il leader qaedista “è morto [ieri mattina, 4 gennaio, ndr] durante le cure presso l’ospedale militare centrale dopo che il suo stato di salute si era deteriorato”, ha riferito in un comunicato ad Associated Press l’esercito libanese, che lo aveva in custodia. Un generale, rimasto anonimo, ha specificato che al-Majid è morto per problemi renali, confermando quanto già si sapeva sulla sua patologia che richiedeva la dialisi.

Il ministro della Difesa libanese Fayez Ghosn, nel confermare che il comandante era trattenuto dall’intelligence dell’esercito a Beirut, ha riferito anche che veniva “interrogato in segreto”.

“La questione più importante – ha commentato Carine Torbey, giornalista della BBC a Beirut – è se davvero le autorità siano riuscite a ricavare informazioni importanti prima che morisse”. In ogni caso, sottolinea Torbey, “c’è una sola certezza: sembra che il Libano sia diventato un centro operativo per i gruppi affiliati ad al-Qaeda; si teme che Majid al-Majid sia solo uno degli anelli della lunga catena di gruppi jihadisti in Libano”.

Secondo quanto riportato sembra che al-Majid vivesse nella città di Sidone, nel Libano del sud.

Fonti: The Hill, BBC

Foto: BBC

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Forze Armate · Libano · Sicurezza