Gen 6, 2014
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Un nuovo giuramento per le forze armate italiane

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By Cybergeppetto

Il caso dei Marò attualmente “in vacanza” in India si presta a una serie di interessanti e utili riflessioni sul ruolo e il futuro delle Forze Armate italiane.

Come in ogni questione che riguarda i militari, la cosa più importante è il giuramento di fedeltà. La formula attuale è nota a tutti: “Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”.

Bisognerà prendere atto del fatto che le cose sono cambiate, vi era una vecchia Italia in cui i militari davano la vita per il popolo e il popolo si sentiva unito ai suoi soldati da un sentimento di eguale forza.

L’Italia di oggi è molto diversa, si tratta di un paese che è uscito dall’oscurantismo tradizionalista imparando a farsi le canne di mariagiovanna e le pere di eroina durante la contestazione, un paese che si è liberato sessualmente dalle proprie frustrazioni guardando il “drive in” in televisione, un paese che, dopo aver abbandonato le campagne per fare auto al nord, ha abbandonato l’industria dell’auto per partecipare ai casting dei reality show.

Insomma, l’Italia di oggi  si può permettere di lasciare due militari nelle mani di una potenza straniera senza nemmeno avviare una contestazione legale; evidentemente gli interessi economici della compagnia di navigazione “Fratelli d’Amato” e quelli di Finmeccanica sono così importanti da meritare un posto nel giuramento dei militari.

Siccome l’India non ci rende i Marò, magari potremmo aggiungere nel giuramento che i militari italiani devono essere fedeli anche allo stato del Kerala.

Anche perché così tutti quelli che si sono occupati “attivamente” della vicenda, da Mario Monti a Staffan De Mistura, da Corrado Passera a Giampaolo di Paola, da Emma Bonino a Mario Mauro a Giulio Terzi di Sant’Agata, potranno godersi il meritato riposo per le fatiche sostenute nel pasticcio che hanno combinato.

Non capisco tutte queste videoconferenze con l’India, mi meraviglio del Presidente della Repubblica e del ministro della Difesa, che hanno speso vibranti parole d’affetto per i nostri, basta mettere per iscritto che i militari hanno un padrone in più e il gioco è fatto.

Bisogna pur prendere atto del fatto che l’Italia ha nel tempo rinunciato a parti importanti della sua sovranità, i militari stanno sinceramente sulle scatole a grandi parti dell’intellighentzia progressista, è naturale che si considerino più importanti le aziende di stato piene di trombati alle elezioni, piuttosto che quegli sciagattati in divisa che servono solo a presidiare le strade, spalare l’immondizia e vigilare le discariche.

Di recente il ministro della Difesa ha dichiarato che le Forze Armate sono la più grande agenzia umanitaria del paese, magari si può immaginare di fare attività “umanitaria” anche a favore di quelle aziende statali che danno da mangiare a tanti galoppini post elettorali.

Cybergeppetto

p.s. Un nuovo contingente di reclute del reggimento “San Marco” ha giurato fedeltà alla Patria, nella piazza d’armi, alla presenza di familiari e cittadini. Il Comandante ha letto la formula di giuramento:”Giuro di essere fedele alla Compagnia d’Amato, a Finmeccanica e al Kerala….”. Al termine della cerimonia gli amministratori delegati delle due aziende citate nel nuovo giuramento, per l’occasione presenti alla cerimonia, hanno espresso tutta la loro riconoscenza a questo prestigioso reparto della Marina Militare.

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