Feb 16, 2014
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Marina Militare, progetto Flotta Verde: pattugliatore Foscari prima unità con carburante bio Green Diesel F76. Obiettivi e scadenze

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Era stato lanciato nel novembre scorso il Progetto verde per una “green Navy”, così come l’aveva definito il CaSMM, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, il 21 novembre 2013 nel corso della giornata di lavoro sul ruolo della Marina Militare per l’impiego del GNL (gas naturale liquefatto) nella propulsione navale, attività svolta in preparazione della seconda conferenza nazionale Italia-Mediterraneo del prossimo aprile 2014 (link articolo in calce).

Ora, nell’ambito dell’ottava edizione del Big Blu, il Salone Internazionale della Nautica e del Mare che si conclude oggi alla FIera di Roma, Marina Militare ed Eni hanno presentato i risultati della sperimentazione del bio carburante Green Diesel F76, gli obiettivi del progetto Flotta Verde e i programmi per i prossimi anni.

Il vicepresidente esecutivo del settore Ricerca, sviluppo tecnologico e progetti di Eni, ingegnere Giacomo Rispoli, presente al salone, ha dichiarato che “Eni è lieta di partecipare con la Marina Militare Italiana a questo interessante progetto della Flotta Verde” e che c’è contentezza “per il risultato dell’attività scientifica e della ricerca, poiché attraverso essa la Marina Militare italiana è la prima in Europa a sperimentare operativamente il green diesel, in anticipo anche rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10% di frazione bio entro il 2020”.

Il pattugliatore d’altura Foscari della Marina Militare è la prima unità della Flotta Verde e continuerà la propria attività operativa in mare impiegando il “gasolio verde” per i servizi di propulsione e generazione elettrica di bordo.

La sperimentazione continuerà per certificare le unità navali della base di Taranto.

Sono stati intanto avviati i lavori per la definizione di un protocollo di sperimentazione del carburante avio formulato con il 50% di green get fluel che si chiuderà con un volo sperimentale di prova.

Gli obiettivi del Progetto Flotta Verde prevedono:

2016 – Flotta Verde in navigazione: una formazione di unità navali operanti con il 50% dell’energia da fonti alternative al petrolio;

2020 – Riduzione del 40% dei coefficienti di emissione di CO2 e inquinanti atmosferici della Squadra Navale rispetto ai livelli attuali.

Con il programma di rinnovamento della Flotta recentemente avviato, la Marina Militare promuove l’eccellenza industriale italiana e il vantaggio competitivo in settori strategici come quelli dell’energia, della cantieristica, della motoristica e dell’automazione.

Faranno parte della nascente Flotta Verde:

– le nuove unità, attualmente in fase di progetto secondo i più innovativi criteri di eco design;

– le unità in linea, con mirati interventi di qualificazione energetica.

Navi militari eco-efficienti permetteranno in futuro di ridurre il consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale.

Il progetto Flotta Verde, della durata di circa un anno, nasce dall’esigenza operativa di individuare un prodotto alternativo al combustibile navale di origine fossile (gasolio codice NATO F76), utilizzato a bordo delle Unità Navali. L’obiettivo strategico è quello di assicurare la disponibilità di un combustibile in grado di arginare, in parte, ai rischi di approvvigionamento da paesi a forte instabilità socio-politica, dall’altro quello di sottolineare con iniziative concrete l’impegno della Marina Militare a favore delle problematiche ambientali, tramite l’utilizzo di combustibili alternativi a quelli derivati dal petrolio come il gas naturale liquefatto e i carburanti non fossili.

Il combustibile richiesto contiene una percentuale significativa di componenti di origine rinnovabile (superiore al 50%) e, nel contempo, deve soddisfare le severe specifiche NATO dei combustibili a uso militare, per i quali è escluso l’utilizzo di componenti bio-derived di tipo tradizionale, quali il FAME. Tali componenti, infatti, presentano caratteristiche che risultano non compatibili con i sofisticati propulsori utilizzati sui mezzi navali militari.

A dicembre 2012 è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra Marina Militare ed Eni per lo sviluppo e la sperimentazione, a bordo di unità navali messe a disposizione dalla Marina, di un biocombustibile composto per almeno il 50% da GreenDiesel™ ottenuto attraverso la tecnologia “Ecofining™”, sviluppata da Eni in collaborazione con Honeywell-UOP.

Nel primo semestre 2013 è stata messa a punto la formulazione ottimale del combustibile, tramite una serie di test di laboratorio e prove al banco su motori, utilizzando le strutture del Centro Ricerche di San Donato. Nel secondo semestre è stata individuata la formulazione più idonea e si sono conclusi i test sia a banco che in sala emissioni sul prodotto finale.

Dopo aver sperimentato con successo il 29 gennaio scorso il nuovo carburante formulato da Eni e dalla Marina Militare, ottenuto con il 50% di prodotto bioderivato di seconda generazione ricavato da fonti sostenibili, il pattugliatore Foscari ha imbarcato 30 metri cubi di green F76 che impiegherà nei prossimi mesi per l’attività operativa che sarà chiamata a svolgere.

Questa prima sperimentazione ha portato alla produzione complessiva di circa 30 metri cubi di combustibile, di cui circa la metà è costituito da GreenDiesel™ prodotto in un impianto in USA su tecnologia Ecofining eni/Honeywell-UOP, e l’altra metà è gasolio di alta qualità proveniente dalla raffineria di Sannazzaro.

I risultati delle prove sono stati eloquenti: il passaggio da un combustibile all’altro è avvenuto senza alcuna variazione delle prestazioni e dei parametri termodinamici dei motori di propulsione e dei generatori. La riduzione misurata delle emissioni di anidride carbonica e di emissioni inquinanti è in linea con le attese. Il nuovo prodotto è compatibile con le macchine e con i circuiti esistenti senza apportare alcuna modifica e senza adottare particolari accorgimenti.

Per il 2014 la sperimentazione proseguirà coinvolgendo più unità navali con propulsori di diverse caratteristiche. Saranno pertanto utilizzati quantitativi maggiori di prodotto (circa 150 metri cubi) a partire dal Green Diesel™ che sarà prodotto nella Bioraffineria Eni di Venezia, in avviamento nei primi mesi del 2014.

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Fonte e foto: Marina Militare

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Forze Armate