Giu 9, 2014
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KFOR, Kosovo: le elezioni politiche di ieri 8 giugno hanno coinvolto anche i comuni del nord a maggioranza serba. Per la missione NATO è un successo

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Con la chiusura dei seggi e le relative operazioni di spoglio si è conclusa nella tarda serata di ieri la tornata elettorale per eleggere i rappresentanti del Parlamento e formare il nuovo Governo in Kosovo, fa sapere il comunicato stampa della missione NATO KFOR dal quartier generale di Pristina: “Le votazioni hanno coinvolto tutto il Kosovo compreso il nord paese senza distinzione di etnia o appartenenza”.

Per la prima volta nella storia del paese balcanico anche i cittadini residenti nelle municipalità del nord a maggioranza serba si sono recati alle urne per eleggere i propri rappresentanti che siederanno nell’assemblea parlamentare di Pristina, si apprende.

Le operazioni di voto, iniziate nella mattinata di ieri, 8 giugno, “si sono svolte nel massimo ordine in un clima sereno, democratico e pacifico”.

La Kosovo Force (KFOR), al cui comando dallo scorso settembre è posto il generale Salvatore Farina (COMKFOR), ha contribuito in maniera determinante, assieme alla Kosovo Police e al personale internazionale appartenente alla missione EULEX dell’Unione Europea, a garantire la sicurezza tanto ai cittadini che si sono recati alle urne, quanto agli osservatori dell’OSCE e delle altre organizzazioni internazionali e locali che hanno potuto svolgere con regolarità tutte le operazioni connesse con il processo elettorale.

Nei giorni precedenti era stata condotta un’accuratissima attività preparatoria finalizzata alla pianificazione dettagliata dell’operazione: in questa fase il personale di KFOR ha dedicato particolare attenzione a garantire la presenza delle forze in corrispondenza delle zone ritenute a più alto rischio, con particolare riguardo alla parte nord del paese ove è concentrata la maggior parte dei cittadini di etnia serba che si recavano alle urne per la prima volta in elezioni politiche indette da Pristina.

Il giorno delle elezioni i militari di KFOR, gli agenti della Kosovo Police e quelli di EULEX hanno garantito una presenza discreta e non invasiva nelle vicinanze dei seggi.

In particolare l’unità dell’Esercito Italiano, su base 52° reggimento artiglieria terreste Torino, hanno operato nella parte ovest del Kosovo coordinando le attività delle forze multinazionali di Austria, Moldova e Slovenia, mentre i Carabinieri, inseriti nella Task Force a guida americana, hanno concentrato la loro presenza a nord: il tutto sotto il comando KFOR a guida italiana.

“Il clima pacifico nel quale si sono svolte le elezioni dimostra, ancora una volta, la maturità raggiunta dal popolo del Kosovo ed il grado di efficacia e professionalità delle forze di Polizia locali”, ha dichiarato il COMKFOR generale Farina, sottolineando che “la grande partecipazione dei cittadini delle diverse etnie e minoranze è una evidente manifestazione dello spirito democratico che anima gli abitanti di questa parte dei Balcani”.

Ai comandanti e a tutto il personale multinazionale dei contingenti di KFOR, alle unità italiane dell’Esercito e dei Carabinieri di rientro dalle zone di dispiegamento al termine dell’operazione, il generale Farina così si è rivolto: “Ringrazio tutti voi per l’eccellente risultato raggiunto. Grazie alla professionalità e all’eccellente livello di preparazione che contraddistingue tutti i militari di KFOR, questo storico momento ha potuto avere un epilogo assolutamente favorevole. Colgo questa occasione per ringraziare in particolar modo la Kosovo Police, gli agenti di EULEX, i rappresentanti e gli operatori dell’OSCE, dell’Unione Europea e delle altre organizzazioni internazionali, nonché le autorità centrali e locali del Kosovo, con cui abbiamo lavorato gomito a gomito nell’ultimo mese per la preparazione e l’esecuzione di questa importante e impegnativa operazione che si è conclusa senza incidenti”.

Il COMKFOR ha infine affermato che l’intera attività, conclusasi con lo spoglio di ieri sera, ha rappresentato un evento che “possiamo senza dubbio archiviare come una ‘storia di successo’, una pietra miliare nel processo di normalizzazione delle relazioni tra Pristina e Belgrado, un esempio di democrazia e pluralismo”.

La NATO e KFOR continueranno a garantire un ambiente sicuro e libertà di movimento per tutti i cittadini del Kosovo nell’ambito del mandato previsto dalla risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

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Fonte e foto: PAO KFOR

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Forze Armate · Kosovo