Nov 10, 2014
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NATO: l’importanza dell’art 5 per la difesa collettiva ribadito ancora una volta dalla Trident Juncture 14, l’esercitazione condotta da JFC Napoli appena cominciata a Stavanger

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Un’operazione di difesa collettiva su base articolo 5 del Trattato Nord Atlantico, condotta in ambito multinazionale, è il banco di prova per testare le abilità della NATO con l’esercitazione Trident Juncture 14 (TRJE 14) in corso al NATO Joint Warfare Centre (JWC) di Stavanger, in Norvegia.

Guidata dal Joint Force Command di Napoli (JFC Naples), l’esercitazione TRJE 14 è cominciata sabato 8 novembre e terminerà il prossimo 17 novembre. Il suo obiettivo è la verifica delle abilità della NATO nel coordinare ed eseguire un’operazione di difesa collettiva sulla base dell’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico in ambito multinazionale.

La TRJE 14 serve inoltre a certificare il 15esimo turno di NRF (NATO Response Force) in condizioni di warfighting ad alta intensità. Il direttore dell’esercitazione è il comandante del JWC, il generale tedesco Reinhard Wolski.

“Gli sviluppi nel mondo reale ci hanno dato il pieno mandato e l’obbligo di eseguire massicce esercitazioni nell’Alleanza”, ha dichiarato il comandante Wolski nel suo briefing introduttivo.

Nessun dubbio sull’alta visibilità di tali esercitazioni, ha poi sottolineato il generale Wolski, e sul significativo contributo in termini di prontezza. Dal summit NATO dello scorso settembre in Galles, infatti, il Readiness Action Plan che ne è scaturito insiste su un programma esercitativo potenziato, focalizzato proprio sulla difesa collettiva contemplata nell’articolo 5 del Trattato.

“La Trident Juncture 14 – ha concluso il comandante del JWC – è la prima esercitazione NATO dopo il Summit del Galles, è dunque parte di questa importante impresa”.

L’esercitazione è in corso in varie location d’Europa: vi partecipano unità e militari del JFC Naples in Italia; JWC a Stavanger e National Joint HQ a Bodo, Norvegia; French Joint Force Air Component Command a Lione, Francia; Headquarters Commander Spanish Maritime Forces (HQ COMSPMARFOR) imbarcati sull’LPD Castilla; Polish Special Operations Forces Command di Cracovia, in Polonia, e l’HQ SHAPE a Mons, in Belgio. In tutto circa 1.255 elementi tra personale militare e civile.

Lo scenario uilizzato è lo Skolkan e contempla le dimensioni di hybrid warfare, theatre-ballistic missile defence, cyber defence and chemical, biological and radiological defence.

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Fonte e foto: NATO JWC PAO

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Forze Armate