Mag 15, 2015
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L’Esercito marciava … in Sardegna: il programma eventi nel Centenario Grande Guerra e nel 100esimo anniversario della brigata Sassari

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Centenario Grande Guerra_Esercito Italiano_CMASA_Momento della presentazione (5)In occasione delle celebrazioni dedicate al centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, domenica 17 maggio alle 10 prenderà il via a Cagliari, dal Comprensorio Polisportivo Militare intitolato al generale G. Rossi, la manifestazione “L’Esercito marciava…”.

L’evento prevede la partenza di una staffetta militare che attraverserà tutta la Sardegna, una mostra statica di mezzi e materiali in dotazione all’Esercito, una mostra di cimeli storici della Prima Guerra Mondiale, l’esibizione della banda della brigata Sassari e altre iniziative pubbliche.

Con il progetto “L’Esercito Marciava…” si è voluto proseguire idealmente il processo identitario che ha visto protagonista l’Italia e che è iniziato cent’anni fa. La staffetta ha proprio lo scopo di rappresentare il movimento di avvicinamento a Trieste, dai punti più lontani del Paese, dei migliaia di cittadini italiani chiamati al fronte.

Esercito Italiano_WWI_Immagini Storiche dei Fanti della Brigata Sassari (2)Per far ciò è stato ideato di realizzare una serie di staffette costituite da soldati che attraverseranno tutte le regioni italiane percorrendo 5 itinerari per un totale di circa 4.200 chilometri fino a giungere a Trieste dove, come emblema di condivisione e commemorazione del sacrificio di un popolo intero, verrà issata la Bandiera italiana in Piazza Unità d’Italia.

In particolare, in Sardegna, la staffetta prevede l’impiego di 31 militari che si alterneranno portando, alla stregua di tedofori, il Tricolore italiano – simbolo di unità nazionale – correndo ininterrottamente 24 ore su 24.

Esercito Italiano_WWI_Immagini Storiche dei Fanti della Brigata Sassari (2)I tedofori militari attraverseranno 23 comuni dell’isola percorrendo circa 250 chilometri da Cagliari a Sassari, dove giungeranno nel pomeriggio del 18 maggio. La staffetta continuerà poi il suo percorso passando da Genova, Parma, Modena, Bologna e altre città fino a giungere a Trieste.

Questo il programma degli eventi in Sardegna (fonte Esercito Italiano):

Cagliari, domenica 17 maggio alle 10: alla presenza del Comandante del Comando Militare Autonomo della Sardegna, generale Claudio Tozzi, e delle più alte cariche istituzionali civili e militari dell’isola, l’attività prenderà il via con la cerimonia dell’alzabandiera.

Successivamente, saranno consegnati ad alcuni studenti, pronipoti di soldati sardi partiti per il fronte, copie degli stati di servizio dei loro bisnonni.

Esercito Italiano_WWI_Immagini Storiche dei Fanti della Brigata Sassari (3)Dopo la partenza del primo tedoforo seguirà l’inaugurazione della mostra statica e di quella storica (allestita dal vicepresidente dell’Associazione Nastro Azzurro, Alberto Lecis). La banda della brigata Sassari interpreterà i brani più significativi che fecero da cornice all’epoca del primo conflitto mondiale.

Nel corso della cerimonia interverrà il Presidente del Comitato Storico Scientifico per il centenario della Prima Guerra Mondiale, professor Aldo Accardo;

Sassari, lunedì 18 maggio alle 17: arrivo della staffetta a Piazza Castello. Ad accoglierla ci sarà il Comandante della brigata Sassari, generale Arturo Nitti, e le più alte cariche istituzionali civili e militari dell’isola.

A Sassari, sempre con il sottofondo delle note suonate dai “Dimonios”, oltre alla mostra statica di mezzi e materiali dell’Esercito sarà possibile visitare il museo storico della brigata Sassari all’interno della Caserma La Marmora (in Piazza Castello, 9)

Esercito Italiano_WWI_Immagini Storiche dei Fanti della Brigata Sassari (3)“Tale attività, in questo particolare momento storico dove la richiesta d’identità valoriale e riconoscimento culturale sono fortemente sentiti dalla collettività, è stata ideata dall’Esercito con lo scopo di proporre un valido strumento di risposta contribuendo, come accadde nel 1915, in maniera fattiva al suo ruolo di costruttore dell’identità nazionale. Sarà un’occasione per condividere con la popolazione italiana i valori, i sentimenti, gli ideali dei nostri avi, che sono ancora, immutati, quelli dell’Esercito di oggi”, sottolinea la stessa Forza Armata.

E il momento storico è doppiamente particolare in Sardegna, poiché proprio quest’anno la brigata Sassari compie cent’anni, essendo stata costituita il 1° marzo 1915.

Al momento della sua nascita, la brigata era composta da due reggimenti: il 151° fanteria a Sinnai (Cagliari) e il 152° fanteria stanziato a Tempio Pausania. La particolarità di questi reparti è che sono composti quasi interamente da sardi, e quindi sono uniti da un forte senso di gruppo.

Qui di seguito i cenni storici relativi alla Sassari, forniti dallo stesso Esercito:

Il 13 Maggio 1915, a bordo del piroscafo “America”, partirono dal porto di Cagliari alla volta di Napoli il 151° Reggimento Fanteria e il primo Battaglione del 152° della Brigata SASSARI, costituiti il 1° Marzo precedente a Sinnai e Tempio Pausania.

Era l’inizio di un’avventura che gettò nella fornace della Grande Guerra centinaia di migliaia di uomini e che costò alla Sardegna, che nel censimento del 1911 contava 853 mila abitanti, 14 mila morti. Tra i tanti reparti militari impiegati, proprio la Brigata SASSARI entra nella leggenda per le sue capacità belliche e, grazie alla sua composizione regionale, diventa il crogiolo nel quale la “piccola Nazione Sarda” acquista per la prima volta la consapevolezza della propria identità storica e culturale.

E dalla Prima Guerra Mondiale in poi, essere Sardi assume il significato di fare il proprio dovere fino in fondo, in qualsiasi situazione. E tra Sardi e “Brigata Tattaresa” si crea un legame che va al di là delle glorie militari e del mito che circonda questa Unità. Mito fondato non su una esagerazione voluta dai vertici militari, ma su dati di fatto, come i 17 mesi e sette giorni trascorsi dalla SASSARI in trincea, meritando due Medaglie d’Oro al Valor Militare e un Ordine Militare d’Italia alla Bandiera di ciascuno dei due Reggimenti, cinque citazioni sul Bollettino di guerra, nove Medaglie d’Oro, 405 d’Argento e di Bronzo individuali.

Ma non si può comprendere l’attaccamento alla SASSARI se non si tiene conto che durante la Prima Guerra Mondiale la Brigata ebbe:

• 2.150 morti tra ufficiali, sottufficiali e soldati;
• 12.400 feriti;
• un caduto ogni 12 famiglie;
• 138 morti ogni 1.000 coscritti contro una media nazionale di 104.

Non vi è famiglia nell’Isola che non abbia avuto un proprio caro con le mostrine bianco-rosse e pianto un Caduto. Per questo esiste un legame così intenso e profondo con la SASSARI.

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Fonte e foto: Esercito Italiano

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Forze Armate