Giu 18, 2015
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Paris Air Show, Le Bourget: c’è crisi ma le PMI dell’aerospaziale lombardo crescono in fatturato e addetti

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#PAS15_Le Bourget_Paris_International Air Show 2015 (2)Le piccole e medie imprese (PMI) lombarde presenti al Paris International Air Show 2015 di Le Bourget hanno creato in questo periodo di crisi generale 159 posti di lavoro. E anche l’export regionale risulta aumentato del +18% nel primo trimestre, fa sapere il Lombardia Aerospace Cluster, il distretto aerospaziale lombardo che al salone internazionale in corso a Parigi ha portato 17 PMI lombarde, con l’aiuto della Camera di Commercio di Varese.

Nel dettaglio, fa sapere il Lombardia Aerospace Cluster, la crescita di fatturato per le 17 PMI presenti a Parigi è stata del +30% negli ultimi 6 anni. Un dato incoraggiante che ha portato il presidente del distretto, Carmelo Cosentino, a dichiarare: “Siamo un patrimonio occupazionale che le istituzioni devono difendere con i denti, anche a beneficio del prestigio dell’Italia all’estero”.

#PAS15_Le Bourget_Paris_International Air Show 2015 (1)L’aumento del fatturato è accompagnato da una crescita anche in termini di addetti di quasi il 18%. È uno spaccato produttivo in espansione, quello del Lombardia Aerospace Cluster presente in questi giorni al Salone Le Bourget di Parigi. A dirlo sono i numeri forniti dalle 17 piccole e medie imprese che stanno facendo mostra di sé ad uno degli eventi fieristici del settore più importante a livello mondiale. Con stand propri o all’interno di quello istituzionale del Cluster.

Nel 2008 queste aziende fatturavano in totale 219 milioni di euro e a fine 2014 hanno chiuso i bilanci con ben 285 milioni di euro: il 30,1% in più. Una media dietro cui si celano singole dinamiche comprese in una forchetta che va da crescite dell’8% fino a un raddoppio, se non oltre, del fatturato.

Paris Air Show Le BourgetSi è trattato di incrementi che hanno trainato anche l’occupazione: in queste imprese gli addetti sono in aumento, mediamente del 17,6%. Le 17 PMI lombarde dell’aerospazio presenti in questi giorni al salone francese, infatti, nel 2008 contavano nel complesso 901 addetti. A fine 2014 questo dato era salito a una forza lavoro di 1.060 persone.

“Questi numeri – ha commentato il presidente del Lombardia Aerospace Cluster, Carmelo Cosentino – dimostrano le capacità anticicliche dell’industria aerospaziale. Capacità che stanno sia nei grandi player ideatori del prodotto, per così dire, finito, sia esso un aereo, un elicottero, un satellite. Ma in dote anche alle singole piccole e medie imprese dell’indotto. Una risorsa preziosa sia in termini di conoscenza tecnologica, sia in qualità di patrimonio in grado di creare benessere diffuso e lavoro per il territorio. Un patrimonio da difendere con i denti che, proprio per queste caratteristiche, non finiremo mai di chiedere di tutelare. Il sistema regionale, così come quello Paese, ne ha tutto l’interesse. Non fosse altro che per la capacità dimostrata anche dall’esempio di queste 17 PMI presenti a Parigi di creare occupazione in tempo di crisi. Le istituzioni continuano a non capire che aiutando l’aerospazio sui mercati internazionali si migliora il prestigio dell’Italia all’estero e si contribuisce a un aumento reale e sostanziale del PIL nazionale”.

F_3487101fbd440390f9df213bb527c5cd5303913ba8d93_602_400Sul punto è concorde lo stesso Renato Scapolan, Presidente della Camera di Commercio di Varese, che sostiene anche quest’anno la presenza del Lombardia Aerospace Cluster a Le Bourget: “La presenza, rinnovata negli anni, a una delle più importanti rassegne aeronautiche del mondo costituisce un’indubbia opportunità per il nostro settore aerospaziale, soprattutto per quelle PMI che possono mettere in luce le loro eccellenze al cospetto del mondo intero. Una partecipazione che è frutto anche del rilevante contributo economico garantito dalla Camera di Commercio al distretto. Non nascondo tuttavia qualche preoccupazione per alcune ombre che sembrano delinearsi in realtà fortemente radicate sul nostro territorio”.

logo Distretto Aerospaziale LombardoMa la capacità anticiclica dell’industria aerospaziale lombarda non si limita alle sole realtà presenti in questi giorni a Parigi. La crescita, almeno sui mercati esteri, è generalizzata e confermata anche dai dati sul primo trimestre 2015 riguardanti l’export regionale del settore. Tra gennaio e marzo le esportazioni sono state pari a 445,8 milioni di euro, il 18,1% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando il valore era pari a 377,6 milioni di euro.

In questi primi tre mesi dell’anno il primo mercato di sbocco dell’aerospazio lombardo è stato quello degli Emirati Arabi Uniti con una quota del 14% dell’export regionale. A seguire Algeria e Regno Unito (con il 12%). Tra i primi 5 partner commerciali anche Israele (8%) e Francia (7%).

Gli Stati Uniti sono sesti col 5%. Chiudono la classifica dei primi 10 mercati di sbocco Germania (5%) e Turchia, Svezia, Svizzera (questi ultimi tre con una quota del 3%).

A livello di raffronto tra territori anche nel primo trimestre 2015 la Lombardia si è confermata la prima regione esportatrice in Italia di prodotti aerospaziali, con una quota sul totale nazionale del 35%.

Seguono Piemonte (22%), Campania (17%), Puglia (10%), Lazio (9%).

(Dati Lombardia Aerospace Cluster)

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Fonte: Lombardia Aerospace Cluster

Foto: Lombardia Aerospace Cluster; PAS2015

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Forze Armate · Sicurezza