Lug 8, 2015
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ATR, progetto Clean Sky: primo volo per prototipo “verde” ATR 72 a basso impatto ambientale

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ATR-CleanSky_sIl prototipo “verde” dell’ATR 72 ha effettuato oggi, 8 luglio, il primo volo di una campagna sperimentale lanciata dalla Clean Sky Joint Technology Initiative (CS JTI), fa sapere la stessa ATR nel suo comunicato odierno.

La CS JTI è un programma adottato dal Parlamento Europeo per fornire supporto a una serie di collaborazioni pubblico-private (Public-Private Partnership – PPP) nel campo della ricerca, con l’obiettivo di sviluppare un’ampia gamma di tecnologie dedicate a un sistema di trasporto pulito, innovativo e competitivo.

L’obiettivo del programma Clean Sky consiste nel raggiungere importanti obiettivi ambientali ACARE entro il 2020, in particolare: riduzione del 50% nelle emissioni CO2, taglio dell’80% nelle emissioni NOx e dimezzamento dell’inquinamento acustico rispetto ai livelli del 2000. Il progetto è finanziato 50/50 da alcune industrie aeronautiche e dall’Unione Europea, si apprende.

Lo scopo della dimostrazione in volo sta infatti nello sperimentare nuovi e più efficaci materiali in composito e sensori vibro-acustici innovativi, integrati in un grande pannello della sezione di fusoliera anteriore di un ATR. I voli testeranno fibre ottiche di nuova generazione per una migliore identificazione di eventuali micro-fratture e per una più facile manutenzione.

Tali tecnologie avanzate, sviluppate da Finmeccanica-Alenia Aermacchi, società partner di ATR, mirano alla riduzione del peso dei velivoli, dei consumi di combustibile, emissioni di CO2 & NOx e del rumore.

ATR fa parte del progetto fin dalla sua creazione nel 2008, attraverso la sua azionista Italiana Alenia Aermacchi, coordinatrice del Dimostratore Integrato di Tecnologie dell’Aereo Regionale Verde, all’interno del CS JTI.

Il volo di oggi è il primo tra tutti quelli programmati nell’ambito di questa iniziativa. Verso la fine dell’anno, fa sapere ATR, una seconda campagna sperimentale di volo avrà il compito di verificare nuovi sistemi di distribuzione elettrica, dispersione di energia e sistemi di condizionamento dell’aria. Si prevede che questi progressi tecnologici, sviluppati e testati sull’ATR, porteranno nel prossimo futuro vantaggi a tutto il trasporto aereo regionale.

Carmine Orsi, Senior Vice-President Engineering di ATR, ha affermato di essere molto soddisfatto per questo primo volo del progetto “Clean Sky”: “Gli ATR già vantano una fama mondiale per il basso impatto ambientale dei loro motori a elica. Oggi stiamo andando oltre, utilizzando uno dei nostri aerei per testare il frutto di svariati anni di lavoro congiunto con i ricercatori, che dovrebbero renderci capaci di divenire ancor più “verdi” nel futuro”.

“Come produttori di aerei – ha poi concluso Orsi – riteniamo di avere la responsabilità di sviluppare tecnologie sempre più “verdi”, visto che nei prossimi anni vedremo sempre più aerei volare nei nostri cieli”.

Creata nel 1981, ATR è divenuta leader mondiale nel mercato dei velivoli regionali fino a 90 posti. Dalla sua fondazione ATR ha venduto oltre 1.500 aerei. Con più di 24 milioni di ore di volo gli ATR fanno parte delle flotte di 190 aerolinee in oltre 90 paesi. ATR è una joint venture paritetica tra Finmeccanica-Alenia Aermacchi (una società del Gruppo Finmeccanica) e il Gruppo Airbus. La sua sede è a Tolosa.

ATR ha il certificato ISO 14001.

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Fonte e foto: ATR via Alenia Aermacchi

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Forze Armate