Set 19, 2017
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COMFOTER SUPPORTO: ricordo del caporale Bonfà deceduto nella Campagna d’Africa, “tramandare le gesta di chi ha dato la vita per la Patria”

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È stato ricordato il 15 settembre scorso, nella caserma Dalla Bona a Verona, alla presenza del gen Claudio Rondano, Vice Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto (COMFOTER SUPPORTO) e del cappellano militare Don Claudio Pasquali, il caporale Vittorio Bonfà, deceduto nel 1936 durante la Campagna d’Africa.

Vittorio Bonfà – “caporale italiano il cui nome è inciso sulla parte frontale del monumento eretto nell’allora Ospedale Militare e oggi sede del Reparto Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto, a ricordo degli Eroi caduti in guerra, spiega il comunicato stampa del COMFOTER SUPPORTO che dà notizia della cerimonia – è stato volontario di guerra, con incarico di infermiere. È deceduto in Africa Orientale nel 1936, dopo aver contratto la febbre gialla, curando il personale impegnato nella campagna militare.

Alla cerimonia era presente la nipote del Caporale, la signora Daniela Bonfà.

“Questo episodio – sottolinea il COMFOTER SUPPORTO – è una ulteriore testimonianza dell’importanza di far conoscere le nostre tradizioni, tramandare alle attuali e future generazioni i valori e le gesta di coloro che hanno dato la vita per la grandezza della nostra Patria”.

Questa, nel dettaglio, la biografia di Vittorio Bonfà (fonte COMFOTER SUPPORTO):

Vittorio BONFA’ nasce a Sanguinetto (VR) il 19 giugno 1914, figlio di Gaetano e di Maria Ferrari. Frequenta le scuole dell’obbligo nel paese d’origine, guadagnandosi poi da vivere come muratore. Sposa Emilia Franceschini, dalla quale avrà il figlio Gino, padre della Signora Daniela (presente alla cerimonia del 15 settembre).

Iscritto nelle liste di leva del Distretto di Verona alla fine del 1934, viene arruolato nell’aprile del 1935. Avendo frequentato un corso da infermiere, viene assegnato al Corpo di Sanità: il 3 aprile 1935 giunge alla 4^ Compagnia di Sanità in Verona, stanziata presso l’Ospedale Militare di guarnigione Santo Spirito, l’odierna Caserma “Dalla Bona”. Nel corso del servizio si guadagna la promozione a Soldato Scelto ed a Caporale. In seguito allo scoppio delle ostilità nel Corno d’Africa non esita a darsi Volontario per partecipare alle operazioni oltremare: viene assegnato alla 41^ Sezione Disinfezione e si imbarca da Napoli il 21 marzo del 1936 “per esigenza Africa Orientale”. Giunge a Mogadiscio il 5 aprile e da lì inizia la sua vita operativa, che lo porterà a curare i propri compagni d’armi afflitti da temibili malattie tropicali. Nel corso del suo impiego si guadagna una Croce al Merito di Guerra, concessa postuma nel 1949, ad ulteriore testimonianza del suo irreprensibile comportamento in zona di guerra.

Costantemente esposto ai rischi sanitari derivanti dal suo incarico, contrae infine la malaria e, dopo successivi ricoveri presso l’Ospedale da Campo 546, muore l’8 ottobre 1936. Gli viene riservato un funerale con onori militari alla presenza dei propri Comandanti e dei propri camerati, e gli viene eretta una tomba nel cimitero di Dire Daua.

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Fonte e foto: COMFOTER SUPPORTO

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Forze Armate