Feb 26, 2012
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Tanto potè il flutto

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By Sugar Lady

Dalla cabina alla plancia, senza consumare. Solo un castissimo bacio. Appassionato, per carità. Ma solo e pur sempre un casto bacio preludio di un amplesso romantico in plancia.

Se non fosse stato per il naufragio.

Eh, già, povera stellina. La giovane moldava che con il suo capitano si preparava a una romantica crociera già stava gustando il sesso più audace. Sulla plancia.

Ma l’urto che ha accusato l’ossigenatissima sirena è stato solo quello dello scafo sullo scoglio. Neppure la soddisfazione di tastare il polso al suo capitano. Niente, neanche quello.

I flutti le hanno tolto l’amato da sotto la gonna e quel coitus interruptus ha generato i terrificanti arresti domiciliari del novello Ulisse costretto a casa con la sua Penelope, dopo aver buttato via vite umane e una nave da oltre 400 milioni di euro.

Ora Domnica si deve difendere dalla spazzatura, come dice lei, che la stampa le riversa addosso.

Lei era innamorata del suo capitan Schettino, non è mica una femme fatale! Lei avrebbe fatto l’amore con lui, che la riteneva bella e intelligente, ma non è una che fa sesso con chiunque. Lei prima o poi ci sarebbe finita a letto con il suo capitano, se non fosse stato per il naufragio.

Che peccato, povera Domnica! Buttare via un’occasione così!

Ha ragione, lei non lo è proprio per niente una femme fatale. E’ uscita allo scoperto sui tabloid solo per dichiarare il proprio amore, anziché pretendere laute ricompense per sbandierare alla stampa i parametri vitali del capitano!

Lei era rispettatissima mentre faceva parte dell’equipaggio, dignitosissima mentre stava in plancia, immacolatissima mentre limonava in cabina …

Banalità di una sciacquetta qualunque. Roba da far rimpiangere i cari vecchi carnascialeschi e speculativi bunga bunga!

Sugar Lady

Foto: In Dies

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