Mar 1, 2013
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Preghiera del parlamentare ai tempi della crisi

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By Cybergeppetto

Signore, Dio degli Eserciti di elettori, nell’alba di una nuova legislatura, noi parlamentari d’Italia affrontiamo, senza vincolo di mandato, la sfida epocale di salire, come si dice oggi, sugli scranni più alti della politica.

Ti ringraziamo per il destino che ci hai riservato in questo momento di vacche magre, eserciteremo la democrazia parlamentare con il massimo dell’eloquenza oratoria, facendo ricorso ad ogni opportunità dei regolamenti parlamentari per rendere ampia, lunga  e di alto profilo intellettuale ogni discussione del legislatore, affinché si valuti e si mediti ogni norma fatta, sperando che altri proditoriamente non troveranno il relativo inganno.

Dacci la voce per sostenere con il massimo della veemenza i nostri interventi in aula,

dacci la forza per sostenere gli assalti dei valletti quando agiteremo i nostri striscioni, rendi vigorose le nostre braccia quando butteremo all’aria le nostre carte per farle volare sopra gli emicicli delle assise supreme della partitocrazia democrazia italiana.

Noi ti chiediamo di avere un coraggio da leoni per sbranare qualsiasi tentativo di riforma della partitocrazia dialettica democratica che ci riporti alla tirannide.

Confermaci nella convinzione granitica che noi siamo i difensori dei diritti previsti dalla costituzione per i quali ci batteremo in prima persona e, se dovesse avanzare del tempo al di fuori dei nostri lavori, cercheremo di ricordare agli italiani anche qualcuno dei loro doveri, senza peraltro rompere il vincolo di fiducia che abbiamo instaurato con le nostre promesse elettorali.

Cercheremo di lasciare l’Italia almeno com’è alla fine della legislatura, sempreché lo spread ed i costi della politica non continuino ad aumentare.

Signore, dacci la modestia nell’utilizzo dei nostri benefit e la giusta frugalità nella frequentazione della bouvette e del ristorante.

Signore, assistici nel travaglio interiore che potrebbe portarci a cambiare partito nell’interesse supremo dei nostri elettori.

Signore, consentici di consolidare la nostra posizione di difensori della partitocrazia democrazia anche nelle legislature seguenti, ma se, dopo un quinquennio di strenuo impegno, non dovessimo trovare riconferma sui nostri scranni, benedici il nostro passaggio, con immutato impegno, ad altre importanti occupazioni nella cosa pubblica nelle quali noi si possa trasfondere il nostro impegno civile e morale per il bene reciproco, nostro e della collettività.

Amen.

l’immagine è tratta da: www.camera.it

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Inchiostro antipatico