Giu 20, 2021
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“Ovunque ci sia un Bersagliere, là c’è l’Italia!”: il CaSME Gen Serino al Museo di Porta Pia

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Il 18 giugno scorso, al Museo Storico dei Bersaglieri, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, ha preso parte alla cerimonia per il 185° Anniversario della Fondazione della specialità Bersaglieri, in occasione della quale sono state inaugurate le nuove sale espositive dell’area museale, recentemente riqualificata, si apprende da un comunicato stampa del Comando Militare della Capitale.

Erano presenti all’evento il Comandante Militare della Capitale, Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze e Decano della specialità Bersaglieri, Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, l’Assessore allo Sport, Turismo, Politiche giovanili e Grandi Eventi cittadini di Roma Capitale, Veronica Tasciotti, delegata per l’occasione dalla Sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, Autorità civili e militari e massimi rappresentanti dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.

Il Generale Serino, nel corso del suo intervento, ha ricordato quanto il motto dell’Esercito Italiano, “noi ci siamo sempre”, si attagli perfettamente ai Bersaglieri, specialità dell’Arma di Fanteria da sempre presente nella storia d’Italia e impiegata in tutte le aree di operazioni all’estero, anche in quelle che, nell’immaginario collettivo, sono associate ad altre Armi e specialità della Forza Armata. “Ovunque ci sia un Bersagliere, là c’è l’Italia”, ha sottolineato il Capo di SME.

Il Generale Castellano ha rivolto un indirizzo di saluto agli ospiti e parole di apprezzamento per le capacità e le potenzialità dei Bersaglieri, esprimendo la sua soddisfazione per i lavori di riqualificazione che hanno consentito di aprire al pubblico le nuove sale espositive di Porta Pia, dove sono conservati cimeli e ricordi della storia della specialità.

L’Assessore Veronica Tasciotti ha dichiarato: “Partecipare alle celebrazioni del 185° Anniversario della Fondazione del Corpo dei Bersaglieri è stato un onore. Questo Corpo illustre, specialità dell’Arma di Fanteria dell’Esercito italiano, ha contribuito a tracciare la storia del nostro grande Paese, nelle operazioni oltreconfine così come in quelle portate avanti in Patria, al servizio della collettività. Ai Bersaglieri, che ogni giorno, con il loro impegno, rinnovano i nobili valori dell’onestà, del senso del dovere e dello spirito di sacrificio, vanno i nostri ringraziamenti e i nostri più sentiti auguri”.

Nel corso della cerimonia, fa sapere il comunicato, la Fanfara dei Bersaglieri in congedo Nulli secundus di Roma Capitale ha eseguito alcuni brani musicali della specialità, tra i quali “Vent’anni allegramente”, “Il Reggimento di papà”, “La Ricciolina” e la nota “Flik Flok”.

Al termine delle celebrazioni, il Museo Storico dei Bersaglieri è rimasto aperto al pubblico, in via eccezionale, fino alle 23.00. Negli altri giorni l’orario di apertura del complesso museale è dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 15.00 dal lunedì al giovedì, dalle 09.00 alle 11.00 il venerdì, ricorda il comunicato.

Nella fascia pomeridiana (14.30-16.30) possono essere organizzate visite guidate per gruppi; l’ingresso al Museo è gratuito e al suo interno sono custoditi cimeli storici e un vasto archivio di volumi e documenti originali che tramandano la testimonianza dello spirito, delle modalità di addestramento e dell’impiego delle prime truppe d’assalto a carattere ardito che hanno scritto le pagine di storia del nostro Paese.

Il Museo, che da qualche anno è stato interessato da importanti lavori di riqualificazione infrastrutturali, adeguamento degli spazi e riordino dei cimeli, sorge in uno dei luoghi simbolo dell’Unità d’Italia, là dove nel 1870 proprio i Bersaglieri entrarono a Roma, conquistando la città e consegnando all’Italia una nuova Capitale.

La cerimonia si è conclusa con la firma dell’Albo d’Onore.

Tutte le attività si è svolta nel pieno rispetto delle normative per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, conclude il comunicato.

Fonte e foto: Comando Militare della Capitale

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Forze Armate