Ago 8, 2011
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Sotto l’ombrellone del qualunquista

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By Cybergeppetto

L’Italia è un paese di qualunquisti che non comprano i giornali, non leggono i libri impegnati che vincono i premi letterari, non seguono i talk show dei giornalisti che difendono la libertà.

Una brutta razza di persone che affossano il paese, insomma.

I poteri forti vituperano queste persone, ma hanno bisogno del loro voto per sostenere i politici di cui si servono.

Proviamo a dar loro voce intervistandone uno.

D. Lei si definisce un qualunquista, come mai non legge i giornali?

R. Perché dovrei leggere dei giornali che parlano solo di cose che interessano ai giornali stessi e non parlano di quel che m’interessa a me? Perché dovrei leggere lunghi e inutili articoli su chi sarà il prossimo Presidente del Consiglio? Se non piace mai quello che è in carica, a me non me ne frega niente!

D. I giornali, in una società libera hanno il compito di informare la pubblica opinione, non vuole essere informato?

R. Non mi dispiacerebbe, ma non ho bisogno di sapere quante mignotte e quanti ladri ci sono in politica. Tutti i giorni incontro gente che tra patronati, sindacati, associazioni di categoria e altro, fa finta di occuparsi di me solo per continuare a mangiare a tradimento. Mi basta guardarmi attorno, le cose le posso vedere gratis, risparmio anche un’euro e venti al giorno!

D. Lei vuol dirmi che non legge nessun giornale o rivista?

R. No! Io leggo un giornale sportivo e alcune riviste di gossip; li pago, non li leggo mica dal barbiere!

D. Cosa ci trova di tanto interessante in pubblicazioni così leggere?

R. Niente, ma almeno non mi stressano. Se leggo un giornale capisco che ci sono dei problemi gravi, ma ognuno pensa a dare la colpa a qualcun altro invece di trovare una soluzione. Se sono incapaci, cambiassero mestiere politici, giornalisti ed editori finti, che tanto ognuno di loro ha un business da difendere!

D. E’ vero che Lei non legge libri? Come mai?

R. Io fatto le scuole quando si scioperava, i voti venivano dati collettivamente e la promozione era automatica, perché dovrei leggere libri scritti da gente che ha studiato quanto me e scrive libri pieni di fesserie post-ideologiche che si vendono solo perché qualche editore li spinge? Se un libro è buono si vende e si legge, perché li devo pagare e leggere io? Se avessi un editore che mi aiutasse anch’io potrei scrivere un libro cretino e di cui non rimarrà traccia nella letteratura.

D. Ma almeno, ogni tanto, riesce a guardare i programmi di approfondimento?

R. Assolutamente no! Preferisco guardare un reality con annesso concorso e vedere di guadagnar qualche extra, non campo mica con le fesserie che dicono Santoro, Floris o Vespa! Si tratta delle stesse cose che leggo sui giornali, tutti parlano, nessuno fa nulla! Io dovrei perdere tempo con loro? Non ci penso nemmeno…

D. Guardi che siamo in un periodo di crisi finanziaria, lei non segue i problemi del debito?

R. Io ho già da pagare il mutuo per comprare casa, non ho un euro da mettere in borsa e sulla mia busta paga leggerò delle trattenute fatte sui miei soldi per pagare tutto questo casino! Se ognuno si pagasse i debitucci suoi sarebbe meglio!

D. Ma Lei sa che ogni Società è basata anche sul principio di sussidiarietà? Non ritiene di dover aiutare i deboli?

R. Guardi, i deboli si aiutano con quello che si guadagna, non con quello che si sciupa. Non confondiamo le necessità con i diritti, i politici possono imparare ad arrangiarsi con quello che c’è, come facciamo tutti noi qualunquisti. Invece di andare in piazza a rompere le balle, certa gente farebbe meglio ad andare a lavorare. Ora vada via! Sennò le spacco l’ombrellone in testa!

Cybergeppetto

p.s. Cybergeppetto è stato giudicato guaribile in nove giorni per alcune lievi ferite lacero contuse…

Foto anni Sessanta da sopi.it

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Inchiostro antipatico