Feb 26, 2013
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Il voto utile nell’elezione inutile

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By Cybergeppetto

Ora che il polverone dell’arena alzato dai nostri gladiatori elettorali si sta posando, scopriamo che tutti i voti utili hanno creato una situazione in cui ognuno dei nostri rappresentanti in parlamento è inutile.

Tre schieramenti inconciliabili riusciranno a trasformare le camere in una guerra civile da far invidia al Libano, ai Balcani, al Rwanda e alla Siria.

Per carità, non è che fino a ora la situazione sia stata molto differente. Anche nella scorsa legislatura, in cui era chiaro che uno aveva vinto, i nostri cavalieri dello sgambetto e dell’inciucio sono riusciti a mandare tutto all’aria.

Chi darà il voto di fiducia al governo? Chi sosterrà il risanamento dell’azione amministrativa? Chi valuterà i servizi offerti ai cittadini? Sono interrogativi sui quali nell’era del cazzeggio qualcuno riderà al cabaret, ma sarà difficile girarci attorno.

I problemi sono rimasti tutti lì, non abbiamo pagato il debito pubblico (non ci abbiamo nemmeno provato), non produciamo abbastanza, abbiamo una pubblica amministrazione inefficiente, abbiamo la forza lavoro bloccata dove non serve.

La cosa curiosa è che, forse, questa legislatura sarà meno travagliata della precedente, i vecchi arnesi della prima e della seconda repubblica faranno nella terza le stesse fesserie che hanno fatto nelle repubbliche precedenti. Governi a go go, mercato delle vacche dei parlamentari, cambi di casacca. Qualche nuova tassa, qualche posto agli amici e ai galoppini elettorali, tanti convegni delle fondazioni più strane e nessuna riforma. Qualche capro espiatorio per distrarre i cittadini, qualche inchiesta a capocchia per intorbidare le acque, che pure sono già abbastanza melmose, tanto alla fine, se mai qualcuno viene condannato, se la cava sempre con poco.

Ma il problema è sempre quello, una classe politica che agisce senza nessun rispetto del voto elettorale non servirà mai a nulla. Quanti programmi elettorali sono stati scritti senza che nessuno li abbia letti, anche perché tutti sappiamo che ognuno di essi resterà lettera morta?

Dopo un anno di lacrime e sangue davvero qualcuno si aspetta che le promesse elettorali siano rispettate?

I nostri giovani hanno votato Grillo, posso capirlo, ma il marcio si nasconde nei comportamenti di tanti tra noi, che sprecano a ogni livello, che assorbono risorse senza crearle.

La politica non può avere la supremazia sulla matematica, se non ricominciamo a produrre  possiamo solo fallire.

Dovremo ricominciare a coltivare i nostri orti, a fare delle opere di artigianato con le nostre mani, a risuolare le nostre scarpe, a non sprecare il cibo, la corrente e la benzina. Dovremo cacciare dalla pubblica amministrazione chi non lavora per i cittadini. Dovremo finirla con l’affollare i casting del grande fratello, o i negozi di tecnologia per comprare l’ultimo gadget di cui non useremo mai tutte le funzioni.

Dovremo cambiare canale ogni volta che sentiamo dibattiti insulsi sui diritti che tutti vogliono e non sui doveri di cui ognuno di noi si deve far carico.

Dovremo smetterla di chiedere l’aiuto dello stato per ogni azienda che fallisce, piuttosto dovremo imparare ad andare a lavorare da un’altra parte.

Le elezioni non serviranno mai a nulla se noi non cambieremo e non indurremo i politici a essere come noi.

Cybergeppetto

p.s. “Papà, ho votato Grillo perchè sono incazzato!”. “Bravo figliolo, metti un po’ della stessa grinta che hai messo nel votare anche nella tua vita, vedrai che cambierà tutto…”.

L’immagine è tratta dal blog L’Uboldo del domani

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Inchiostro antipatico