Ott 29, 2017
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Scuola Sottufficiali: mons Frigerio dagli allievi marescialli del XIX e XX corso, “adottare l’esempio del Santo Patrono, il Papa buono”

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Il Vicario Generale della Chiesa Ordinariato Militare per l’Italia, Monsignor Angelo Frigerio, è stato ospite, lo scorso 24 ottobre, della Scuola Sottufficiali dell’Esercito, presso la caserma Soccorso Saloni di Viterbo, nell’ambito di un evento organizzato per presentare la figura di Papa Giovanni XXIII, recentemente designato Santo Patrono dell’Esercito.

È lo stesso Istituto militare a darne notizia con un comunicato stampa.

Accolto dal Comandante dell’Istituto di formazione militare viterbese, gen Gabriele Toscani De Col, l’alto prelato ha incontrato, in due sessioni, il personale del Quadro Permanente e gli Allievi Marescialli del XIX corso Saldezza e del XX corso Certezza.

La motivazione del “patronato”, decretato lo scorso 17 giugno dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, fa riferimento alla grande attenzione del Santo Papa nel promuovere le virtù cristiane tra i soldati e al suo costante impegno in favore della pace.

Nei due incontri Monsignor Frigerio ha voluto approfondire, in particolare, gli anni vissuti dal “Papa buono” nei ranghi della Forza Armata al servizio del Paese, prima da soldato, poi da Sergente di Sanità e, infine, come Cappellano Militare, incarichi grazie ai quali maturò un’esperienza profonda da lui stesso definita fondamentale per affrontare il successivo percorso di fede, ricorda il comunicato stampa.

Nato il 25 novembre 1881 in Provincia di Bergamo, a vent’anni Papa Roncalli svolse il servizio obbligatorio di leva presso il 73° reggimento di Fanteria e si congedò con il grado di Sergente.

Il 23 maggio 1915, già Sacerdote da circa 10 anni, fu richiamato in servizio con il grado di Sergente di Sanità prima all’Ospedale Militare di Milano e poi agli Ospedali Militari sussidiari di Bergamo dove, il 28 marzo 1916, ottenne la nomina a Cappellano Militare.

Congedatosi nel febbraio 1919, il 19 marzo 1925 fu ordinato Vescovo, poi Visitatore Apostolico in Bulgaria e Delegato Apostolico per Turchia e Grecia (1934), Nunzio Apostolico in Francia (1944), Patriarca di Venezia (1953) e, infine, eletto Papa il 28 ottobre 1958.

Nel 1963, pochi mesi prima di morire, Papa Giovanni XXIII firmò l’enciclica “Pacem in terris”, una lettera aperta al mondo in cui invitava tutti gli uomini di buona volontà a vincere la paura del futuro con la fiducia in Dio e nell’uomo creato a sua immagine.

“La virtuosa figura di Papa Giovanni XXIII – scrive la Scuola Sottufficiali nel suo comunicato – ha permesso al Vicario Generale di esortare i presenti a una profonda riflessione interiore, invitandoli ad adottare l’esempio del Santo Patrono come punto di riferimento e costante fonte di ispirazione nel quotidiano cammino di servizio”.

La Scuola Sottufficiali dell’Esercito ha il compito di formare i Marescialli Comandanti di plotone e i Marescialli qualificati Infermieri Professionali.

L’iter formativo si sviluppa coniugando una didattica di livello universitario con un’intensa attività ginnico-sportiva unitamente a un impegnativo programma di attività militari, teoriche e pratiche, svolte in sede, in aree e strutture addestrative sul territorio nazionale.

Al termine del processo di formazione della durata triennale, i Marescialli Comandanti di plotone conseguono la laurea in “Scienze politiche e delle relazioni internazionali”, presso l’Università degli studi della Tuscia, mentre i Marescialli qualificati “infermieri professionali” la laurea in “Infermieristica”, presso l’Università Roma Tor Vergata.

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Fonte e foto: Scuola Sottufficiali dell’Esercito

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Forze Armate