Mag 25, 2009
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Militari della RAF a rischio ricatto

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Smarrimento di oltre 120 usb pen cariche di dati, incredibili sparizioni di interi laptop, fuga di notizie. La delicata questione era già nota e confermata dall’ammissione del ministero della Difesa inglese arrivata nello scorso mese di luglio: sì, abbiamo perso i dati di decine di migliaia di dipendenti dalla base RAF (Royal Air Force) di Innsworth nel Gloucestershire. Dal 2004 al 2007, ben 347 laptop si sono dileguati. Un conteggio più recente (luglio 2008) aggiorna a 658 i computer portatili sottratti, 89 persi e 32 ritrovati.

Ma ora c’è di più. Secondo lo show della BBC Two Who’s watching you? sarebbero andati smarriti addirittura 500 file contenenti dati estremamente sensibili: dai debiti contratti nell’esercizio dei propri affari all’uso di droghe, dal gusto per le pratiche sessuali più inusuali alla frequentazione di prostitute. Ora per il personale della RAF con i nulla osta di segretezza più alti e dettagliati il rischio è quello di venire ricattati. E non solo dalle mogli.

Il ministero mette le mani avanti e assicura di aver già contattato i militari a rischio ricatto dando indicazioni su come affrontare il problema e minimizzarlo. Ma è chiaro che sopra a tutti si pone il problema della sicurezza, come fa notare un ufficiale rimasto anonimo: i dati costituiscono materiale eccellente per i servizi di intelligence stranieri e per i ricattatori.

Il cruccio maggiore per questo tenente colonnello sta nel non aver potuto informare del furto, se di questo si tratta. “In questo modo la RAF verrà accusata di aver tentato di nascondere la questione”, scrive in un suo memoriale scritto tre settimane dopo il fatto e ora nelle mani di un ex ufficiale della RAF.

Il ministero ha ammesso la perdita dei dati, ma – segnala l’articolo della BBC – non ha annunciato che si trattava di dati altamente sensibili ottenuti nelle indagini per il rilascio dei nulla osta di segretezza, i gravosi e faticosi interrogatori da cui si ricavano numeri di conti bancari e nomi delle amanti.

Per la Difesa britannica, comunque, non è detto che i segreti personali dei propri ufficiali siano finiti in mano nemica: “There is no evidence to suggest that the information held on the hard drive… has been targeted by criminal or hostile elements.”

Who’s watching you? va in onda stasera su BBC Two.

Fonte: http://news.bbc.co.uk

Foto: www.raf.mod.uk

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Forze Armate · Sicurezza