Lug 21, 2013
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Carteggio. Il gen Mosca, Comiliter: esigenze familiari? Si prospettino prima dei dispacci ministeriali di assegnazione incarico

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Questa “circolare Mosca” del 30 novembre 1963, la sua “personale n.14”, è perfetta per introdurre un tema centrale nelle pubblicazioni del blog programmate per la prossima settimana, ovvero il ricongiungimento familiare di chi “è al servizio dell’Istituzione e non viceversa”.

Il generale Alberto Mosca, per la verità, si sofferma sulla permanenza dei comandanti nei rispettivi incarichi e, quindi, sulla questione dei trasferimenti, in particolare sulle richieste dei colonnelli che da un ente chiedono di essere trasferiti ad un altro “per esigenze personali e familiari”.

Le brevi permanenze negli incarichi, soprattutto a quei livelli, secondo il generale Mosca, arrecherebbero infatti serio danno al personale, che si troverebbe esposto a differenti tipi di azione di comando in breve tempo.

Senza contare, insiste poi il generale, l’onere finanziario che una serie di trasferimenti comporterebbe a carico dell’istituzione.

La soluzione alla questione, dato che le esigenze personali e familiari è bene che vengano fatte presenti prima dell’assegnazione dell’incarico, sottolinea il generale Mosca, va trovata in un periodo di permanenza nell’incarico non inferiore ai diciotto mesi.

Questo è quanto propone, cinquant’anni fa, l’allora comandante del Comiliter di Padova, informando che non è sua intenzione “dare parere positivo a trasferimenti di Colonnelli da un Ente all’altro della Regione militare, se non dopo una permanenza nell’incarico di almeno18 mesi”.

Il carteggio del generale Alberto Mosca in Paola Casoli il Blog

Circolari fornite da Vincenzo Ciaraffa

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Carteggi