I Caschi blu di UNIFIL hanno condotto attività di conservazione del patrimonio storico/culturale libanese attraverso la pulizia dei resti di un tempio fenicio, si apprende dal Sector West (SW) di UNIFIL, la missione delle Nazioni Unite in Libano.
Più in dettaglio si apprende da un comunicato stampa di oggi, 15 ottobre, che la Task Force (TF) ITALBATT, al comando del Colonnello Marco Licari, dopo aver effettuato una visita allo scavo archeologico di Oumm el Amed (Naqoura), ha aiutato una spedizione italo-libanese nella pulizia del sito archeologico per rinvenire e proteggere uno dei templi fenici.
Il sito si trova vicino alla città di Al-Naquora, ultima città lungo la costa mediterranea a sud del Libano, al confine storico tra Libano e Palestina. Nella località si trovano i resti della città conosciuta come Oumm el-Amed, risalenti al III secolo a.C.
Il sito contiene ancora i resti di due importanti templi, oltre ad altri edifici, risalenti al II e III secolo a.C., e rappresenta l’ultimo testimone della cultura fenicia sotto l’influenza greca.
Lo scavo archeologico, che vede coinvolti l’Università degli Studi di Sassari, la Lebanese University e la Direction Générale des Antiquités du Liban, è codiretto dal Prof. Hassan Badawi e dal Prof. Michele Guirguis, con la partecipazione degli archeologi Gabriele Carenti ed Ernesto Amedeo Insinna, con il supporto di Nader Seklawi della Directorate General of Antiquities libanese ed è cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Fonte e foto: SW UNIFIL