 Sono complessivamente 51 i candidati neofiti per la prossima missione scientifica italiana in Antartide, promossa dal PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide), che hanno affinato la loro preparazione, conclusasi lo scorso 12 settembre , con un intenso periodo di addestramento presso il Centro addestramento alpino nelle sedi di Courmayeur e La Thuile.
Sono complessivamente 51 i candidati neofiti per la prossima missione scientifica italiana in Antartide, promossa dal PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide), che hanno affinato la loro preparazione, conclusasi lo scorso 12 settembre , con un intenso periodo di addestramento presso il Centro addestramento alpino nelle sedi di Courmayeur e La Thuile.
Divisi in due gruppi, 25 nella prima settimana di settembre e 26 nella seconda, i candidati (scienziati e tecnici di diverse università, enti di ricerca e aziende) si sono preparati in vista della prossima missione in Antartide, la trentesima, che partirà a metà ottobre con l’apertura della base Mario Zucchelli e con l’avvicendamento del personale che ha trascorso il lungo inverno polare presso la stazione italo-francese Concordia.
 Il personale, prima di affrontare il corso in alta quota, ha seguito una settimana di addestramento organizzato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia, e lo sviluppo economico ambientale), e con il concorso di istruttori di alpinismo del Centro Addestramento Alpino dell’Esercito presso il Centro Ricerche ENEA Brasimone, Bologna.
Il personale, prima di affrontare il corso in alta quota, ha seguito una settimana di addestramento organizzato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia, e lo sviluppo economico ambientale), e con il concorso di istruttori di alpinismo del Centro Addestramento Alpino dell’Esercito presso il Centro Ricerche ENEA Brasimone, Bologna.
Si tratta di una sinergia ormai collaudata e in vigore da oltre una quindicina d’anni.
Sotto la guida esperta degli istruttori dell’Esercito della Sezione sci alpinistica del reparto attività sportive, altamente specializzati in campo alpinistico e molti dei quali qualificati guida alpina, gli studiosi hanno svolto un duro periodo di addestramento alla sopravvivenza in ambiente montano durante il quale, oltre a lezioni teorico – pratiche di soccorso in ambiente montano e pronto soccorso, hanno vissuto e operato in ambiente di alta montagna, su ghiacciaio e in condizioni di isolamento.
Il personale scientifico è stato diviso in gruppi omogenei, in base alla  preparazione fisica di base e a quello che sarà poi l’impiego in Antartide, e si sono addestrati in accampamenti situati vicino al Colle del Piccolo San Bernardo (quota 2000 metri circa) e sul Colle del Gigante nel comprensorio del Monte Bianco (quota 3400 metri circa). Molti di loro si troveranno a svolgere le loro ricerche, oltre che nella base M.Zucchelli di Baia Terra Nova, nelle basi remote interne e, quindi, in condizioni meteo ambientali e di isolamento estreme; per tale motivo il loro addestramento si è svolto in zone con caratteristiche climatico – ambientali difficili.
preparazione fisica di base e a quello che sarà poi l’impiego in Antartide, e si sono addestrati in accampamenti situati vicino al Colle del Piccolo San Bernardo (quota 2000 metri circa) e sul Colle del Gigante nel comprensorio del Monte Bianco (quota 3400 metri circa). Molti di loro si troveranno a svolgere le loro ricerche, oltre che nella base M.Zucchelli di Baia Terra Nova, nelle basi remote interne e, quindi, in condizioni meteo ambientali e di isolamento estreme; per tale motivo il loro addestramento si è svolto in zone con caratteristiche climatico – ambientali difficili.
Anche quest’anno, della spedizione scientifica in partenza, faranno parte due sottufficiali qualificati guida alpina del Centro addestramento alpino dell’Esercito di Courmayeur, che metteranno a disposizione le loro competenze tecniche per la sicurezza durante i movimenti e gli stazionamenti nelle basi remote, nella tenuta dei collegamenti e nell’utilizzo dei mezzi speciali da neve.
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Fonte e foto: Esercito Italiano




 
  
  
 