Mar 31, 2023
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Centenario Aeronautica Militare: le celebrazioni al Comando 1^ Regione Aerea di Milano

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Martedì 28 marzo 2023 è ricorso il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare. Il Comando 1ª Regione Aerea di Milano, nella stessa giornata, ha dato corso agli eventi celebrativi nell’area/sede storica di Piazza Ermete Novelli, favorendo la condivisione del prestigioso traguardo con le istituzioni e collettività, si apprende da un comunicato stampa dello stesso Comando.

Agli eventi celebrativi erano presenti il Generale Comandante la 1ª Regione Aerea e Comandante il Presidio Militare di Milano, Generale di Squadra Aerea Francesco Vestito, il Prefetto di Milano, Dottor Renato Saccone, nonché le altre massime autorità civili, militari e religiose locali. Presenti anche i Comandanti degli altri Enti del Presidio Aeronautico di Milano e Presidenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Milano (A.A.A., A.N.U.A. e A.N.F.C.M.A.) con i propri Labari.

Dopo un indirizzo di saluto a tutte le Autorità convenute e alla cittadinanza, il Generale Vestito ha fatto un excursus sugli aspetti salienti che hanno caratterizzato i primi cento anni di storia dell’Aeronautica Militare, preceduti e comparati ai passaggi fondamentali legati alla storia del volo.

Dagli studi di Leonardo da Vinci, all’utilizzo dei palloni aerostatici, al primo volo con il cosiddetto “più pesante dell’aria” da parte dei fratelli Wright (raggiunto in virtù dei principi fondamentali del volo: raggio di azione, quota e velocità), per poi passare all’esordio dei velivoli in campo bellico, dapprima nella guerra di Libia e poi nella Grande Guerra (specialità caccia, ricognizione e attacco).

“Ciò, in concomitanza con le visioni dei primi teorici del potere aereo, portò alla definitiva convinzione che l’Italia doveva dotarsi di una Forza Aerea autonoma in grado di proteggere con efficacia ed efficienza i cieli della Patria: il 28 marzo 1923 nasce la Regia Aeronautica”, ricorda il comunicato.

Scienza e tecnologia supportano l’evoluzione ingegneristica e dell’impiego degli aeroplani: record, primati, acrobazie aeree e crociere di massa, fino ad arrivare alla Seconda Guerra Mondiale con il conseguente Piano Marshall e la ricostruzione e rilancio dell’intera Nazione.

Entra in linea il velivolo F-104 “Starfigher”, velivolo supersonico divenuto iconico nei decenni di attività.

Il 1° marzo 1961 nasce la Pattuglia Acrobatica Nazionale (313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”) sull’Aeroporto di Rivolto.

Negli anni ‘80 arriva il Tornado, seguito dal G-91 e altri velivoli; l’Italia con le sue scuole di volo diventa – ed è tutt’oggi – una realtà a livello mondiale nell’addestramento al volo basico e avanzato.

Effetti del crollo del muro di Berlino: “No Fly Zone” Balcani, Albania, Kosovo ma anche Eritrea e Timor Est per conto dell’ONU.

Attacco alle Torri Gemelle: Iraq e Afghanistan (“Enduring Freedom”), in cui vengono impiegati i Tornado con la livrea desertica.

Oggi abbiamo in linea velivoli di 4^ generazione avanzata multiruolo (Eurofighter) e 5^ generazione (F-35), impiegati nella difesa aerea nazionale e in seno all’Air Policing NATO e non, ma si sta già lavorando su velivoli di 6^ generazione: il Tempest, caccia multiruolo stealth nell’ambito di un programma avviato dal Regno Unito, in cui poi sono subentrate Svezia, Italia e, infine, Giappone, aumentandone la sostenibilità economica.

Senza dimenticare il Predator, aeromobile a pilotaggio remoto, utilizzato per la raccolta d’informazioni, sorveglianza e acquisizione obiettivi, anche a supporto alla Protezione Civile nei casi di pubbliche calamità, oltreché nella collaborazione con le Forze di Polizia e per la raccolta d’informazioni meteo.

Il Generale Vestito ha poi parlato dell’odierno impegno dell’Aeronautica Militare per essere sempre più presente nello spazio (quarta dimensione), che considera come un‘estensione del suo ambiente di riferimento; competenza che ha sempre messo a disposizione del sistema Paese.

La Forza Armata oggi è punto di riferimento anche nella stratosfera, come dimostrano i numerosi esperimenti e le attività nel settore dei voli suborbitali, gli studi delle piattaforme stratosferiche – strumenti potenzialmente complementari ai satelliti e agli UAV (Unmanned Air Vehicles) per la fornitura di servizi essenziali: telecomunicazioni, osservazione e sorveglianza terrestre e marittima, navigazione e “Space Weather” – nonché nella medicina aeronautica-spaziale.

Il Generale Vestito ha nuovamente ringraziato le istituzioni e la comunità locale per la calorosa accoglienza sempre riservata in quasi un secolo di presenza, concludendo che “se oggi l’Aeronautica Militare, oltre ai piloti grazie a una serie di altre poliedriche realtà professionali, si identifica come Forza Armata caratterizzata da leadership, gioco di squadra, valori e ideali, si deve soprattutto al sacrificio di tutti gli uomini e le donne che ne hanno fatto e ne fanno parte; ricordando Fabio, Giuseppe e Marco, recentemente scomparsi a seguito d’incidenti di volo”.

Tra gli eventi per il centenario, la mostra “I Cavalieri del Cielo”, aperta alla cittadinanza dalle 13.00 alle ore 18.00 del 28 marzo 2023 e fino al 6 aprile 2023.

“Le pitture de ‘I Cavalieri del Cielo’ sono pagine di storia aeronautica che hanno nell’arte la loro celebrazione – sottolinea il comunicato. Le tavole artistiche sono il frutto di un lungo lavoro di metodica ricerca e confronto con esperti del settore, per il rispetto del rigore storico e, in particolare, per la specificità che la loro realizzazione è stata armoniosamente condizionata dall’incontro con aviatori viventi, che hanno ispirato e firmato il dipinto dando vita all’opera; giovani che nel divenire adulti hanno desiderato vivere la loro vita da protagonisti, con entusiasmo, passione, sacrificio, senso del dovere e di servizio al loro Paese, come autentici Cavalieri”. 

Le aree dedicate all’Open Day del Centenario hanno permesso alle istituzioni e collettività di approfondire la storia, i valori fondanti e il lavoro svolto quotidianamente dalle donne e gli uomini dell’Aeronautica Militare a favore del Paese e della collettività all’insegna di un messaggio chiaro: “Con la gente, per la gente, proiettati al futuro, attenti al presente”, consapevoli di essere al servizio della Nazione: quale nostro obiettivo e nostro compito”.

Nello specifico, è stata data la possibilità di apprezzare la mostra artistica sulla tematica “I Cavalieri del Cielo”, visitare la Sala della Vittoria, che conserva la statua della Vittoria dell’Aria o Vittoria Atlantica, eseguita dallo scultore Arturo Martini per celebrare la trasvolata nell’America settentrionale, (organizzata per il decennale della fondazione della Forza Armata ed effettuata nell’estate del 1933 da 24 Savoia Marchetti S55 X, agli ordini del Ministro dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Italo Balbo), allestita con aeromodelli, cimeli, fotografie e documentazione d’interesse storico, unitamente ad altre “location”, arricchite dalla proiezione di video storici e attuali.

Un’occasione per diffondere la cultura aeronautica nel territorio e avvicinare ulteriormente i cittadini alla Forza Armata, facendone conoscere meglio gli elementi caratterizzanti, le sue finalità, la sua capacità alla territorialità, all’italianità e alla parte emozionale del paese.

Gli studenti presenti hanno potuto conoscere più dettagliatamente “I concorsi in Aeronautica Militare per i giovani”. La Forza Armata, infatti, ogni anno pubblica concorsi che consentono ai giovani tra i 17 e 26 anni d’intraprendere una carriera militare come Ufficiale, Sottufficiale o Graduato.

Gli eventi e le attività del Centenario sono realizzati nel segno della solidarietà: “Un dono dal cielo per AIRC” (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) è il titolo del progetto di beneficienza nell’ambito delle iniziative legate alle celebrazioni del centenario, in coerenza con i valori che da un secolo ispirano l’Aeronautica Militare, costantemente impegnata nel promuovere e supportare iniziative volte ad aiutare le persone più deboli e bisognose.

Per tutto il 2023 il progetto prevede una raccolta di fondi promossa in collaborazione con l’Associazione Arma Aeronautica (donazioni personale, donazioni private, parte ricavato vendite calendario).

I proventi finanzieranno l’acquisto di sofisticate apparecchiature tecnologiche necessarie per la ricerca delle cure contro il cancro in dotazione all’IFOM (Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare), con sede in Milano.

LOGO E MOTTO UFFICIALE DEL CENTENARIO DELL’AERONAUTICA MILITARE

Il Centenario dell’Aeronautica Militare è rappresentato e accompagnato da un logo e dal motto che lo accompagna sempre: “In volo verso il futuro”.

Gli elementi che lo compongono racchiudono in maniera espressiva il concetto del centenario rappresentato dal numero “100” e dal riferimento alle due date (1923-2023).

I due zeri, che rappresentano le onde d’urto provocate da un velivolo che supera la velocità del suono, rimandano allo stile futurista.

Il semicerchio in basso a destra idealmente rappresenta il senso di continuità della storia dell’Aeronautica Militare.

I due aeroplani, uno riconducibile all’epoca della costituzione della Forza Armata e l’altro contemporaneo, il completamento di un ideale percorso storico che ieri come oggi vede l’Aeronautica Militare puntare sempre a nuovi e più alti orizzonti per il bene e al servizio esclusivo dell’Italia.

MASCOTTE UFFICIALE DEL CENTENARIO DELL’AERONAUTICA MILITARE

Peluche di nome Roger, parola che appartiene al gergo aeronautico, poiché sin dagli albori della radio fu utilizzata per indicare la R di “Received” (ricevuto) nell’alfabeto aeronautico.

Il termine viene utilizzato anche per dare conferma di aver compreso il messaggio precedente.

CENNI STORICI AERONAUTICA MILITARE

Il 28 marzo 1923 nasce la Regia Aeronautica, in seguito alla decisione dell’Italia di dotarsi di una Forza Aerea autonoma dalle altre Forza Armate.

Gli aviatori italiani vedono finalmente realizzata la propria aspirazione all’indipendenza, maturando quella competenza ambientale sorta nei cieli della Grande Guerra e rafforzata dalle visioni dei primi teorici del potere aereo.

Tra i suoi tratti distintivi quella spinta verso la modernità e quel mito della velocità che sono propri dei primi decenni del XX Secolo e che la proiettano inevitabilmente alla ribalta: particolare rilevanza hanno assunto le trasvolate oltreoceano che per la prima volta hanno dato all’Italia l’opportunità di esprimere fuori dai confini nazionali la propensione alla modernità e l’importanza dell’addestramento e del lavoro di squadra.

La giovane Aeronautica si forgia nelle difficoltà del secondo conflitto mondiale maturando la propria identità di organizzazione complessa, una squadra che lavora per raggiungere obiettivi ambiziosi.

Nel 1946, l’Arma Azzurra assume il nome di Aeronautica Militare, riorganizzandosi per difendere la pace della neocostituita Repubblica Italiana.

STEMMA AERONAUTICA MILITARE

Lo stemma dell’Aeronautica Militare, sormontato dall’aquila turrita, simbolo dei piloti militari, racchiude i distintivi di quattro squadriglie che, nella 1ª Guerra Mondiale, si misero in luce per abilità, coraggio ed eroismo. Accompagna lo stemma il cartiglio con il motto “Virtute Siderum Tenus” – con valore verso le stelle – che sintetizza il coraggio, la bravura e il sacrificio di tutti gli Aviatori italiani.

Il quadrupede chimerico alato con fiaccola, con la parte anteriore da leone e quella posteriore da cavallo, raffigura il distintivo della “X Squadriglia Farman”, costituita il 1° aprile 1913. Tale reparto durante la Prima Guerra Mondiale prese parte a numerosissime operazioni belliche di ricognizione e bombardamento leggero. Denominata successivamente “27ª Squadriglia Aeroplani” eseguì, durante il primo conflitto mondiale, oltre 900 voli di guerra.

Il “Grifo Rampante” rappresenta l’insegna della “91ª Squadriglia da Caccia”. Nota come “Squadriglia degli assi”, ebbe tra le sue file eroi come Francesco Baracca, Piccio, Ruffo di Calabria e Ranza.

Il “Quadrifoglio” riproduce il simbolo della “10ª Squadriglia da bombardamento Caproni”, anch’essa impiegata in audaci azioni belliche durante la Grande Guerra.

Il celebre “Leone di San Marco” fu adottato come emblema dalla “87ª Squadriglia Aeroplani”, ribattezzata “La Serenissima” in omaggio alla città di Venezia. È di questa squadriglia l’epico volo su Vienna al comando di D’Annunzio.

COMANDO 1a REGIONE AEREA

Mission:

Organismo di Vertice della Forza Armata che concorre alla missione dell’Aeronautica Militare, rappresentando un punto di riferimento istituzionale per la collettività, assicurando le funzioni territoriali e di collegamento con gli Enti e le amministrazioni territoriali.

Trattare la gestione del personale in congedo che risiede nell’area di giurisdizione e curare gli aspetti per norma in materia di mobilitazione, servitù, servizi e vincoli militari, territorio e patrimonio.

Il Comandante della 1ª Regione Aerea è anche Comandante il Presidio Militare di Milano.

Enti dipendenti:

Comando Aeroporto/Quartier Generale di Linate (MI);

Centro Logistico di Supporto Areale/Istituto U. Maddalena di Cadimare (SP);

Distaccamento Aeroportuale di Dobbiaco (BZ);

Distaccamento Aeronautica di Capo Mele (SV).

CENNI STORICI

La presenza a Milano dell’Aeronautica Militare ha inizio nel 1905, quando a seguito della fondazione della Società Aeronautica Italiana iniziarono le ascensioni con palloni da 1.250 mc.

Il volo del più pesante dell’aria iniziò nel 1911 a Cascina Malpensa, con la scuola militare di aviazione, che lo stesso anno brevettò 9 Ufficiali, tra cui il Capitano Riccardo Moizo, primo pilota ad avere le ali sforacchiate da tre pallottole di fucileria nel corso della guerra in Libia del 1911.

Nel 1912 nacquero gli aeroscali di Baggio e di Somma Lombardo.

Agli inizi del 1913, dotate di monoplani Nieuport, furono costituite la V^ Squadriglia dislocata a Busto Arsizio e la VI^ a Taliedo, di cui ne fu anche pilota l’allora Tenente Francesco Baracca.

Con lo scoppio della guerra molte formazioni furono spostate verso il fronte del Trentino e del Friuli, lasciando sempre in funzione nel 1916 quattro scuole di volo (Busto Arsizio, Cameri, Cascina Costa e Malpensa) comprese nel Gruppo Lombardo.

Il 15 aprile 1928, il Generale Nobile partì da Milano con il dirigibile Italia per la sfortunata esplorazione del polo nord.

Il 6 gennaio 1931 nacque il Comando Ambrosiano, contestualmente a una zona aerea territoriale, con la responsabilità della difesa del triangolo industriale Milano, Torino, Genova e il cui attuale palazzo del Comando 1^ Regione Aerea fu consegnato il 9 gennaio 1941.

I tragici eventi dell’8 settembre al nord videro la costituzione dell’aviazione nazionale repubblicana.

Il 10 ottobre 1943 il centro di raccolta dell’associazione nazionale reduci di Milano, insieme a quelli di Padova e Firenze, fu trasformato in zona aerea territoriale.

Nel settembre 1944, lo Stato Maggiore Aeronautica si trasferì a Milano per poi sciogliersi il 27 aprile 1945.

Nel 1961, in occasione del 33° anniversario della costituzione dell’Aeronautica Militare, fu data vita all’attuale struttura del Comando della 1ª Regione Aerea.

STEMMA

Nel campo dello scudo la scritta “Comando 1a Regione Aerea”, sotto la stessa un’aquila dorata (senza corona) su sfondo azzurro rappresenta tutto il personale dell’Aeronautica Militare che opera alle dipendenze del Comando della1a Regione Aerea.

Il biscione visconteo e la croce rossa in campo bianco presenti nella parte inferiore dello scudo si riferiscono all’araldica della città di Milano, dove tale Comando ha sede fin dalla sua costituzione.

Fonte e foto: Comando 1^ Regione Aerea

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Forze Armate