Giu 12, 2012
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Chi rompe paga, e i Marò sono suoi

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By Cybergeppetto

Dal quindici febbraio stiamo seguendo la sconsolante vicenda dei Marò, che, sia detto chiaramente, sono trattenuti in India per due motivi fondamentali: il primo è che la Compagnia di navigazione Fratelli D’Amato ha deciso di mettersi a pecora con gli indiani, il secondo è che Finmeccanica ha rilevanti interessi in India, dove recentemente ha vinto una commessa con la Marina Indiana, di cui abbiamo già parlato.

Non mi sorride il fatto di dover pagare l’IMU a uno stato che tiene in piedi un governo così incapace di risolvere i problemi, non mi piace l’idea che un’azienda statale, Finmeccanica, piena di gente inutile e costosa, sia più importante dei Marò.

Non mi piace l’idea che una compagnia di navigazione consegni dei soldati a una potenza straniera e poi i suoi capi facciano i pesci in barile, dopo che tanto hanno rotto le balle quando in altri rapimenti abbiamo dovuto pagare riscatti per loro, com’è successo lo scorso anno.

Quanto abbiamo speso sinora per questa storia in avvocati, viaggi, esperti? Una tombola! E sicuramente non è finita…

In un paese civile la cosa si risolve in maniera rapida e indolore, basta mandare il conto con due cartelle esattoriali di Equitalia ai presidenti della Compagnia d’Amato e di Finmeccanica, i cui portafogli personali sono abbastanza capienti.

Fin qui avremmo risolto, con cadenza annuale, il problema delle spese; rimane il fatto che due membri della Marina Militare devono continuare a percepire uno stipendio rimanendo in un albergo, cosa che li mortifica. Non ci vedrei nulla di male se il loro stipendio fosse a carico della compagnia D’Amato fin quando la vicenda non si sarà risolta. Ai cittadini non piace pagare stipendi a persone che non fanno nulla, ma i Marò, ovviamente, non hanno colpa. Non mi sembra opportuno far pagare troppo a Finmeccanica, parliamo di una società a controllo statale, quindi sono sempre soldi che paga Pantalone…

Se poi qualcuno si svegliasse, mandasse un elicottero a riprendere i nostri, sarebbe sempre troppo tardi, visto che tra Governo, Ministeri e Marina, avrebbero potuto, e dovuto, pensarci prima.

L’Italietta post-cattocomunista in cui non si sa mai chi è stato a far casino è la nostra migliore garanzia di fallimento, tanto l’unica cosa chiara è che paga Pantalone…

Cybergeppetto

p.s. La Compagnia di navigazione e Finmeccanica hanno annunciato ricorso al TAR contro le cartelle di Equitalia che li obbligano a un risarcimento per la vicenda dei Marò… Le forze politiche stanno studiando una modifica costituzionale che inserisce la seguente modifica “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul ricorso al TAR”.

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