Ott 26, 2012
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La Ferrari non ha le palle

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By Sugar Lady

Due erano le cose che avrebbero potuto fare quelli della Ferrari: o non andarci per niente, in India, o avere almeno la delicatezza di tacere del tutto. E invece hanno fatto tutte e due le cose!

Colorare pochi centimetri quadrati dei musetti delle Ferrari in gara con la bandiera della Marina Militare in onore ai marò detenuti in India non serve a niente. Non significa niente. Avrebbe avuto maggior effetto, e maggior senso, non metterci proprio piede sul suolo indiano.

Non un tecnico, non un pilota, né un ingegnere avrebbero dovuto metter piede in India per dimostrare il vero interesse dell’Italia alla questione dei marò. Allora sì, che avrebbe fatto male. Che avrebbe bruciato per davvero la decisione. Perché senza Ferrari che Gran Premio è.

Senza Ferrari il circuito perde colore, si sgonfia come un soufflé uscito male. La metà di quelli che si sono presi il biglietto avrebbe protestato e forse tanti posti sarebbero rimasti vuoti, dando una bella suonata agli alberghi e ai servizi accessori al campionato di Formula 1 sul suolo indiano. Quando si toccano i portafogli le questioni vengono a galla e si avvicinano più velocemente a una soluzione.

La Ferrari rappresenta l’italianità nel mondo e si identifica con il Campionato di Formula 1. Questa era l’occasione giusta per battere i pugni sul tavolo e stare davvero vicini ai marò italiani. Questo era il momento buono di tirare fuori le palle. Non ci sono riusciti i vertici politici e quelli militari, avrebbe perlomeno potuto farlo il simbolo dell’Italia per eccellenza.

E invece, eccolo, il comunicato stampa che campeggia dal sito a esprimere speranza per un accordo tra i due paesi. Il tutto confermato via stampa dalle asettiche parole del presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo: “Noi, mettendo la bandiera della Marina, che è una bandiera italiana, sulle nostre monoposto vogliamo dare solo un piccolo contributo con grande rispetto verso le autorità indiane, un piccolo contributo perché si possa tra le autorità italiane e indiane trovare una soluzione. Né di più, né di meno”.

Possiamo darvi del tu? No, dico, perché così ci viene più facile mandarvi a quel paese.

Sugar Lady

Foto dal sito della Ferrari

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Forze Armate