Lo si apprende da un comunicato stampa dello stesso SW UNIFIL.
Sono questi i temi sui quali si è basata la Enhanced Combinex, attività addestrativa organizzata dal SW nella base UNP 2-45, sede del battaglione a guida irlandese, che ha visto coinvolti assetti che operano sul terreno e nella terza dimensione e le sale operative ai vari livelli decisionali.
In particolare, per il Settore Ovest sono stati impegnati la sala operativa di settore (Tactical Operations Centre TOC), la riserva mobile di Settore (Sector Mobile Reserve SMR) a guida italiana fornita dal Reggimento Genova Cavalleria (4°), la riserva mobile di battaglione (Battalion Mobile Reserve BMR) e un’ulteriore pattuglia del contingente ghanese.
Il momento addestrativo segue e integra il seminario sul Denial of Freedom of Movement condotto nello scorso mese di aprile presso la base Millevoi di Shama, sede del Contingente italiano, sviluppato a favore di tutte le unità dipendenti, voluto dal Generale di Brigata Massimiliano Stecca, Comandante dei Caschi Blu del Sector West, ricorda il comunicato stampa.Â
Tale iniziativa punta a migliorare e incrementare le capacità gestionali e di risposta a eventuali episodi di tensione che potrebbero verificarsi nell’area di operazioni.
La missione italiana in Libano è attualmente a guida Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, al suo sesto mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, e ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani.
L’hashtag per parlarne nei social è #UnaForzaperilPaese
Fonte e foto: SW UNIFIL