La Brigata Folgore partecipa annualmente, di norma con unità del livello complesso minore (circa 200 unità), alla pianificazione e condotta di operazioni di Ingresso Forzato (Joint Forcible Entry Operations, JFEOs), congiuntamente alle aviotruppe dei principali Paesi dell’Alleanza Atlantica e dei paesi partner, la Airborne Community, quali forze a elevatissima prontezza e rapidità di schieramento, capaci di operare non solo nei tre ambienti operativi classici (air, land, maritime), ma anche nei due emergenti ambiti di confronto (cyber e spazio).
Quest’anno la SR22 ha previsto l’esecuzione di cinque JFEO in 4 Nazioni diverse, in un’area che va dal Circolo Polare Artico, ai Paesi Baltici fino ai Balcani.
La Brigata Folgore ha partecipato con un Gruppo Tattico pluriarma, interamente aviolanciato e costituito da tutte le componenti della Grande Unità da combattimento (combat, combat support e combat service support), del 187° Reggimento Folgore, 183° Reggimento Nembo, 186° Reggimento Folgore, 185° Reggimento Artiglieria Paracadutista Folgore, 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti Folgore e trasmettitori del Reparto Comando.
Dopo una fase concettuale e di pianificazione sviluppata congiuntamente ai paracadutisti dei Paesi Alleati, le unità esploranti della Folgore hanno eseguito un aviolancio con la tecnica della caduta libera ad alta quota e la navigazione “a paracadute aperto” nell’area dell’esercitazione, per assolvere compiti di ricerca e ricognizione delle zone di lancio e delle aree obiettivo e assicurare un flusso informativo costante e puntuale per aggiornare la situazione operativa.
Successivamente, imbarcate su un C130J della 46ª Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare e tre C130J della US Air Force decollati dall’Aeroporto Militare di Pisa e dalla stazione Aeromobili della Marina Militare di Grottaglie (Taranto), tutte le forze sono state aviolanciate con il compito di occupare, espandere e consolidare la testa di aviosbarco, quale condizione indispensabile per l’afflusso delle “follow-on forces”.
Durante la fase di trasporto aereo dall’Italia e di aviolancio in Macedonia, i velivoli sono stati scortati da due caccia Eurofighter del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare e da due AV-8B II plus della Marina Militare, decollati dalla portaerei Cavour.
Gli stessi aerei d’attacco hanno garantito la sicurezza dell’area effettuando Close Air Support (CAS), tramite la guida dei nuclei Joint Terminal Attack Controller (JTAC) in organico alla Brigata paracadutisti Folgore.
L’hashtag per parlarne nei social è #UnaForzaperilPaese
Fonte e foto: Brigata Paracadutisti Folgore