Gen 13, 2005
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Il comando di Solbiate da agosto per 9 mesi a Kabul

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pubblicato da Pagine di Difesa il 13 gennaio 2005

“E’ il primo impegno operativo del comando di corpo d’armata di reazione rapida italiano dalla sua costituzione”. Con questo commento è stata presentata la notizia del prossimo impegno in Afghanistan del corpo di reazione rapida Nato italiano, che ha sede nella caserma Ugo Mara di Solbiate Olona. Il comando multinazionale di Solbiate Olona, comandato dal generale di corpo d’armata Mauro Del Vecchio, subentrerà al comando turco in Afghanistan il prossimo mese di agosto e darà inizio alla missione Isaf VIII (International Security Assistance Force).

La notizia del prossimo impegno, della durata confermata di nove mesi, è stata data ai media nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri dallo stesso generale Del Vecchio nella caserma Mara. Il comando di reazione rapida per la Nato italiano rileverà ad agosto il corrispondente comando turco e opererà alle dipendenze del Joint Force Command di Brunssum in Olanda, che controlla le operazioni in Afghanistan su delega del comando alleato in Europa (Ace) di Mons (Belgio).

Insieme con il generale Del Vecchio andranno a Kabul 180 dei 410 militari tra ufficiali e sottufficiali del comando di Solbiate, oltre a 600 elementi di supporto logistico e delle comunicazioni. In totale verranno forniti 780 uomini che si schiereranno in teatro secondo turni stabiliti. Il personale del comando che resterà in Patria continuerà a svolgere attività addestrativa e garantirà capacità di risposta e di supporto in territorio nazionale. Il comando di Solbiate Olona ha conseguito nell’ottobre 2002 lo status di comando ad alta prontezza operativa (High Readiness Forces HQ) ed è capace di essere schierato ovunque in 30 giorni dal conseguimento del mandato.

In Afghanistan il generale Mauro Del Vecchio sarà a capo di una missione a cui partecipano 36 paesi con un totale di 600 uomini di staff e circa 8.000 militari sul campo. Isaf è una operazione a comando Nato dall’11 agosto 2003 e agisce su mandato Onu a seguito della risoluzione n.1.386 del 20 dicembre 2001. La guida politica di Isaf è esercitata dal North Atlantic Council (Nac) in coordinamento con i paesi non Nato che contribuiscono all’operazione. I compiti della operazione riguardano soprattutto il sostegno al governo afghano nel processo verso la democrazia, con attività di supporto a progetti di ricostruzione e di sostegno umanitario.

Oltre all’assistenza per la riorganizzazione delle strutture di sicurezza dell’amministrazione provvisoria e all’addestramento delle forze di polizia locali rimane “importante far capire il mandato alla popolazione locale e mantenerne il consenso” come specificato dal generale Del Vecchio. “Kabul resta il punto centrale della competenza – ha aggiunto Del Vecchio – con una prevista espansione verso nord e verso ovest; l’obiettivo è mantenere un ambiente sicuro nel quadro degli Accordi di Bonn”.

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2005 · Afghanistan · Forze Armate · past papers